Le questioni sono quattro. Prima: a Vasto i contagi stanno aumentando troppo velocemente. Seconda: i vaccinati in città sono ancora troppo pochi, 72 per cento, al di sotto della media provinciale. Terza: la Asl è disponibile a riattivare la postazione per i tamponi, ma è il Comune che deve stanziare i fondi. Quarta: non c’è alcun finanziamento regionale per il drive-in. Questi sono i punti focali della lettera di cui è mittente il direttore generale della Asl provinciale, Thomas Schael, ed è destinatario il sindaco, Francesco Menna.
“I dati sull’andamento dei contagi da Covid-19 nel Comune di Vasto destano più di una preoccupazione, peraltro in controtendenza con il trend del resto della Provincia”, scrive il manager dell’azienda sanitaria. “A fronte di una situazione da monitorare con la dovuta attenzione, si registrano posizioni massimamente concentrate sull’esecuzione dei tamponi e per nulla sulla vaccinazione, che invece resta il tema sul quale investire con convinzione e impegno. E quella di Vasto – fa notare Schael – è una situazione emblematica, perché i casi positivi salgono a fronte di un tasso vaccinale pari al 72%, inferiore alla media del resto della Provincia e lontano dalla maggioranza dei comuni che superano l’80%. Puntare alla diagnosi, dunque, è sicuramente utile ma non risolve il problema, per il quale auspico un deciso impegno del Comune sul ronte della vaccinazione e sull’adozione di misure di prevenzione più rigide, come l’obbligo di mascherine all’aperto, adottate anche in altri Comuni abruzzesi alle prese con una situazione analoga, specie in considerazione degli 8 ricoverati e del valore raddoppiato rispetto alla soglia critica dei 50 casi ogni 100 mila abitanti.
In merito alla richiesta, avanzata a mezzo stampa, di istituzione di un drive-in per l’esecuzione di tamponi molecolari, questa Direzione si rende disponibile a dotare la città di una postazione con personale dedicato in una location che spetta al Comune individuare e allestire, come avvenuto in altri Comuni nei quali è stata attivata. Le spese per la segnaletica, il collegamento internet, le utenze e la pulizia sono da intendersi, come negli altri casi, a carico del Comune, anche perché non esiste alcun finanziamento dedicato a cui la Asl può attingere per tali attività, oggi come in passato.
Pertanto si resta in attesa di una proposta da parte del Comune circa l’ubicazione del drive-in – conclude Schael – che dovrà essere collocato in un’area che consenta il flusso ordinato delle auto in entrata e in uscita che non sia di intralcio al traffico cittadino”.