Un’assegnazione provvisoria in attesa del giudizio di merito per poter tornare a offrire ai vastesi, e non solo, lo spettacolo dei film sul grande schermo. È la strada che la giunta di Francesco Menna vuole percorrere per accelerare i tempi della riapertura del multisala del Corso, chiuso dal lockdown del marzo 2020.
Oggi per assistere alle nuove uscite cinematografiche bisogna raggiungere Lanciano o Termoli perché la convenzione tra il Comune e lo storico imprenditore del settore, Edmondo Del Borrello, è decaduta. Il disagio, dopo le progressive riaperture, si avverte maggiormente con l’inizio dell’autunno, stagione che da sempre marca il ritorno nelle sale, e suona come una beffa proprio nel momento d’oro vissuto dalla giovane vastese Sofia Fiore protagonista ne L’arminuta, pellicola che, almeno per ora, non potrà essere apprezzata nella sua città natale.
Storia travagliata quella del cinema Corso (di proprietà del Comune) il cui, momentaneo si spera, epilogo è stato scritto nel marzo scorso quando all’ente è stato notificato il fallimento della società di Del Borrello con conseguente decadenza della convenzione per l’uso della struttura di proprietà pubblica e la messa in vendita dell’immobile. Su quest’ultimo punto Menna cerca di far leva per ripristinare il servizio in tempi rapidi (il primo cittadino in campagna elettorale ha inserito la riapertura del cinema negli obiettivi da centrare nei primi cento giorni). In sostanza l’ente afferma di non aver mai autorizzato il subentro di un altro soggetto nella concessione del bene, per questo il giudice, davanti all’opposizione dell’avvocatura comunale, ha sospeso la procedura di vendita.
Il prossimo 15 novembre in tribunale è atteso il giudizio di merito, fino ad allora il Cinema Corso non potrà essere utilizzato “con la duplice conseguenza che lo stesso rischia di subire da un lato un deprezzamento del proprio valore e una mancanza di redditività, dall’altro l’impossibilità di fornire alla città di Vasto un servizio di cinema in tempi brevi”, scrive la giunta nella delibera del 28 ottobre scorso.
“Alcune società operanti nel campo della cinematografia – si legge inoltre nel documento – hanno manifestato, per le vie brevi, un interesse a poter gestire il multisala del Corso e a fornire, quindi, il servizio di cinema alla città investendo risorse proprie per la ristrutturazione necessaria alla riapertura immediata mostrando disponibilità anche a offrire un canone di locazione in favore della procedura esecutiva, attualmente legittimata a disporre del bene”.
La delibera dà quindi mandato all’avvocato dell’ente, Alfonso Mercogliano, di presentare tale istanza al giudice; nel caso l’istanza venisse accolta si procederebbe a un avviso pubblico per scongiurare che venga messa la parola “fine” sulla storia dei cinema a Vasto.
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