“Trasformare un porto di stanziamento in una piazza a mare” e potenziare l’offerta turistica sansalvese. Con questo obiettivi sono iniziati subito dopo la stagione estiva (ad aprile c’era stata la posa della prima pietra, LEGGI) i lavori al porticciolo turistico di San Salvo: 4 milioni e mezzo complessivi di interventi da parte della società gestrice Le Marinelle srl che trasformeranno l’area più a sud dell’Abruzzo e che doterà anche San Salvo Marina di un trabocco.
Finora però le strutture che iniziano a prendere forma hanno suscitato qualche perplessità nei cittadini dividendo chi le ritiene eccessive e chi, al contrario, necessarie per potenziare la ricettività turistica.
Certo non si può dire che l’impatto visivo sia minimo. A colpire è soprattutto l’imponente struttura (in componenti prefabbricate) che da progetto ospiterà l’area self-service: 15 alte colonne (di diverso colore l’una dall’altra alla fine dei lavori) sovrastate da una lastra che copre la superficie per tutta la lunghezza. L’impressione per chi arriva dall’area pedonale del lungomare Cristoforo Colombo (o, ancor di più, dalla spiaggia) è di trovarsi sul retro della tribuna di uno stadio; una volta finita, a quest’area sarà possibile accedere direttamente dalla spiaggia grazie a una larga scalinata. Non è poi sfuggito ai diportisti che dall’interno del porticciolo non è più visibile la Majella (da qui era possibile osservare il suggestivo tramonto sui monti).
Il futuro centro turistico (fine lavori prevista per luglio 2022) si completa poi con un’altra costruzione che ospiterà gli uffici sul lato destro della piazzetta, un laboratorio mitili e un chiosco sulla banchina, un’area ristoro con una grande piazza-anfiteatro sul mare con gradoni per il pubblico che avrà una rosa dei venti sulla pavimentazione, un trabocco, un hotel e un box ristoro nell’area verde all’incrocio tra il lungomare e via Doria. Ad aprile, il sindaco Tiziana Magnacca aveva parlato di un vuoto colmato: “Mancano strutture ricettive di portata tale da consentire ai turisti non solo l’arrivo, ma anche la permanenza. Con questa riqualificazione, dopo l’emergenza legata alla pandemia, siamo in grado di rilanciare la nostra città nel turismo abruzzese e, perché no, anche nazionale”.
Nel dibattito tra scettici e fiduciosi che benedicono il consistente investimento privato consigliando di attendere la fine dei lavori per un giudizio complessivo sono intervenuti anche i rappresentanti di Articolo 1 San Salvo che hanno un giudizio netto sull’opera: “Un altro pugno nello stomaco alla nostra città e al nostro splendido mare, un’autentica colata di cemento all’interno del porto turistico. Al contrario di altre realtà, che con la nostra stessa vocazione turistica pavimentano i loro lungomare in legno, armonizzandone l’ingresso in spiaggia con isole verdi e alberi, noi coliamo cemento e innalziamo muri e manufatti per decine di metri a tal punto da compromettere anche i miracoli della natura come quelli dell’alba e del tramonto”.
I lavori al porticciolo non sono gli unici che cambieranno il volto di San Salvo Marina. Sono dati in partenza a breve anche quelli per riqualificare il lungomare grazie ai 2,4 milioni di euro che la Engineering 2K ha versato nelle casse comunali dopo l’acquisto dell’autoporto. Tale somma servirà per realizzare il primo lotto il cui progettista è l’ingegnere Nicola Centofanti (che si è occupato degli interventi al porticciolo). La “rivoluzione” del lungomare prevede altri tre lotti per i quali il Comune intende attingere a fondi statali.