Secondo il centrodestra, non cambierà nulla. I consiglieri comunali Sabrina Bocchino (Lega), Guido Giangiacomo (Vasto al futuro), Antonio Monteodorisio (Forza Italia), Francesco Prospero (Fratelli d’Italia) e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia) mostrano scetticismo sulla nuova amministrazione Menna.
“Noi ci auguriamo che sappiano lavorare meglio della giunta precedente, sperando che le poche novità che essa presenta si rivelino novità positive rispetto ai loro predecessori”, scrivono in una nota congiunta. “Giunta dove il Pd nonostante i voti riportati ottiene solo due deleghe e oltretutto poco rilevanti nonostante il record di voti di Bosco e Della Gatta. Ma soprattutto balza agli occhi uno spacchettamento delle deleghe fatto all’evidente scopo di sopire i malumori più che agevolare la funzionalità e che renderà l’azione amministrativa più farraginosa ed ancor meno efficace”.
I rappresentanti della coalizione che alle elezioni ha sostenuto Guido Giangiacomo criticano il metodo annunciato da Menna per la gestione dei finanziamenti che arriveranno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Stigmatizziamo ancora una volta l’utilizzo della democrazia come strumento elettorale a scopi di alleanza laddove registriamo che il sindaco in conferenza stampa ha ribadito che la consulta per l’impiego dei fondi del Pnrr (tutti da verificare in termini di utilizzo da parte del Comune di Vasto) sarà estesa solo al Movimento 5 Stelle escludendo quindi i 7.000 cittadini che hanno scelto di non confermare la fiducia al sindaco uscente rappresentati dalla minoranza che, per voce del candidato sindaco Giangiacomo, al ballottaggio aveva invece dichiarato che avrebbe coinvolto tutta la minoranza. A noi quindi interessa poco la composizione della Giunta, di cui si deve assumere in pieno la responsabilità il sindaco, ci interessano i fatti: aspetteremo dunque i nuovi assessori alla prova dei fatti assicurando da subito alla città una opposizione vigile ed attenta, ma rilevando che è cambiato qualche suonatore ma spartito e direttore d’orchestra continuano ad esprimersi con il metodo del passato quinquennio“.
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