Quattordici ex lavoratori del Cotir hanno diritto al contratto del settore Regioni e Autonomie locali. Lo ha deciso il giudice del lavoro del Tribunale di Vasto, Silvia Lubrano, che ha respinto il ricorso proposto da Regione Abruzzo, presidenza del Consiglio dei ministri e Aran (agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni).
Il verdetto è contenuto nella sentenza numero 151 del 2021, depositata due giorni fa. Accogliendo le tesi degli avvocati Carmine Di Risio, Fabrizio Proietti ed Erminia Di Filippo, il giudice ha riconosciuto al Cotir la natura di ente pubblico non economico e l’applicazione ai lavoratori del contratto collettivo del comparto regioni e autonomie locali.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’importante pronunzia e sperano che il calvario degli stessi si sia finalmente concluso”, dicono i legali dei lavoratori. “La Regione Abruzzo, la presidenza del Consiglio dei ministri e l’Aran, infatti, invece di individuare una soluzione al problema dei lavoratori continuano a trascinarli in giudizio senza prendere atto delle ripetute pronunzie che vi sono state in loro favore”.
Il Cotir, consorzio per le tecniche irrigue della Regione Abruzzo, è stato un centro ricerche nel settore agricolo. Il calvario dei lavoratori è durato anni tra incertezze sul futuro e proteste sul tetto della sede di contrada Zimarino, non lontano dal casello autostradale di Vasto nord. La struttura è abbandonata da quattro anni: è stata devastata dai ladri, con un danno da milioni di euro, come testimonia questo filmato realizzato ad aprile da Zonalocale: VIDEO.