Lavoro, cultura e manutenzioni. Tre sfide su cui a Vasto si gioca il consenso al sindaco confermato, Francesco Menna, e alla sua amministrazione.
Lavoro e infrastrutture – Dal 2008, anno in cui è iniziata la lunga crisi economica, il Vastese si è impoverito, perdendo posti di lavoro e attività produttive. Da 13 anni a questa parte, l’unico investimento imprenditoriale è quello di Amazon, che a San Salvo sta costruendo un polo logistico da mille posti a tempo indeterminato. Le sfide del futuro, per l’amministrazione capofila di un territorio da 29 comuni, sono una conservativa, l’altra propositiva. La prima è la difesa dei posti di lavoro in aziende grandi e piccole, a partire dalla Pilkington di San Salvo. Una battaglia che va fatta con tutte le istituzioni rappresentative del territorio, senza guardare ai confini comunali, né alle casacche politiche. La seconda è la sfida delle nuove opportunità per evitare disoccupazione ed emigrazione. Se è vero che un Comune non può creare posti di lavoro nel settore privato, è altrettanto vero che può e deve creare le condizioni per l’apertura di nuove imprese e perché le grandi aziende vengano a investire nel Vastese. A cominciare dalle infrastrutture. Un porto efficiente, con la ferrovia fino alla banchina, che consentirà di diminuire anche il traffico pesante e inquinante; la variante alla statale 16, di cui si parla da trent’anni ma, prima di poter utilizzare gli 87 milioni finalmente disponibili, va deciso dove deve passare. Possibilmente evitando lunghi viadotti che deturpano il paesaggio e spostano traffico e smog solo di poche centinaia di metri.
Cultura – Il recupero dei gioielli storici della città va messo in cima alla lista. Eccone alcuni. L’ex asilo Carlo Della Penna, abbandonato come dimostra l’inchiesta condotta ad aprile da Zonalocale [VIDEO], accelerando l’iter dopo l’assegnazione del finanziamento da tre milioni di euro. Il Palazzo d’Avalos, con la facciata principale scolorita e le altre tre da restituire all’antico splendore, come quelle del cortile interno. La passeggiata archeologica di via Adriatica mai terminata (non per responsabilità del Comune, che però deve tornare a sollecitare interventi di completamento). La manutenzione della teca archeologica di piazza Rossetti, danneggiata, costantemente appannata e invasa da vegetazione e sporcizia.
Le manutenzioni – Che un territorio da oltre 70 chilometri quadrati con circa 300 chilometri di strade sia difficile da manutenere è chiaro. Altrettanto evidente è l’esigenza di cura delle aree verdi, riparazione dei marciapiedi rotti e ripristino degli asfalti nel corso dell’intero quinquennio: sono interventi ritenuti fondamentali da molti cittadini. Necessaria una programmazione che metta le manutenzioni tra le priorità assolute. Anche per presentare ai turisti una città vivibile e fare di questo settore una fonte di ricchezza e occupazione. Sulla riviera va eliminato il degrado della rotonda e dell’area della ex stazione ferroviaria di piazza Fiume, spesso usata dagli incivili come una discarica.
Proclamazione – Stamattina, in municipio, la proclamazione ufficiale degli eletti al Consiglio comunale. Ecco la composizione dell’assemblea civica. Maggioranza: Francesco Menna; Anna Bosco, Nicola Della Gatta, Giuseppe Forte, Lina Marchesani, Lucia Perilli (Pd); Felicia Fioravante, Alessandro La Verghetta, Giorgio Bellafronte (Futuro e Sviluppo per Vasto); Gabriele Barisano, Maria Molino (Avanti Vasto); Carlo Della Penna, Luigi Marcello (Città Virtuosa); Paola Cianci (Sinistra per Vasto); Marco Marchesani (Filo Comune): Alessandro d’Elisa (Moderati per Vasto). Minoranza: Guido Giangiacomo (candidato sindaco); Francesco Prospero, Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia); Sabrina Bocchino (Lega); Antonio Monteodorisio (Forza Italia); Alessandra Notaro (candidata sindaca), Maria Amato (La Buona Stagione); Alessandra Cappa (Per Vasto); Dina Carinci (M5S).