La sorpresa delle elezioni si chiama Nicola Della Gatta. Negli ambienti politici vastesi, da tempo lo si dava tra i probabili nuovi consiglieri comunali. Ma 743 voti in una tornata con 502 candidati sono una valanga. Insieme ad Anna Bosco (773 preferenze), è il più votato.
“Si sentiva un grande affetto da parte della cittadinanza, soprattutto in questa campagna per il ballottaggio”, commenta il neo consigliere del Pd. “Abbiamo sfiorato la vittoria al primo turno, in cui per cinquecento voti non abbiamo raggiunto la maggioranza assoluta. Io credo che non abbiano pagato le alchimie politiche, che sono state punite dagli elettori, mi riferisco a quelle del centrodestra e della coalizione che ha appoggiato Alessandra Notaro. L’elettorato ha premiato una squadra, un percorso di cinque anni. Il meglio deve ancora venire, diceva il motto della campagna elettorale per il ballottaggio, ma il lavoro vero è quello che ci attenderà nei cinque anni che ci apprestiamo a vivere”.
Un elettore su due non è andato a votare. L’astensionismo “è un segnale gravissimo, che deve far riflettere tutte le forze politiche, sia quelle che saranno rappresentate nella futura assise civica sia quelle che non hanno trovato lì rappresentanza, perché la disaffezione verso la politica, soprattutto in un’epoca storica di grande travaglio, deve portare le forze politiche a recuperare non tanto il civismo che è stato sbandierato da più parti, quanto la partecipazione alla vita politica, che è un prerequisito per una democrazia vivibile, quindi alla portata di tutti”.
Un posto nella futura compagine amministrativa è praticamente certo. “Sono alla seconda candidatura, la prima fu dieci anni fa. Adesso sono stato pervaso da un’onda di affetto da parte dei miei concittadini; un’onda che mi ha lasciato senza parole. Spero di avere, in qualsiasi delega il sindaco vorrà affidarmi e in qualsiasi servizio vorrà che io vada a ricoprire, una visione d’insieme, di una squadra; io sono stato il suo segretario per cinque anni, quindi dal punto di vista della squadra ho cercato di dare il massimo e credo che i cinque anni che ci aspettano mi vedranno con lo stesso impegno”.
“Non ho avuto assessorati che mi hanno dato visibilità politica – ha precisato nella diretta elettorale di Zonalocale – ho avuto invece il favore di tante persone, dei mondi che frequento, sono molto attivo nell’associazionismo, quindi da questo punto di vista è stata un’onda che non mi aspettavo. Però va anche sottolineato il fatto che nulla di politico era stato preparato, perché ho fatto un lavoro, e lo staff del sindaco è un rapporto di lavoro a tempo determinato, che di certo non mi ha fatto gestire le questioni politiche che invece sono state proprie degli assessori”.