“Il Tribunale di II grado ha semplicemente riqualificato il capo d’imputazione da articolo 572 (maltrattamenti) al meno grave articolo 571 (abuso di mezzi di correzione). Per questo secondo capo d’imputazione il Tribunale dichiara il non luogo a procedere perché prescritto”. Lo afferma l’ufficio stampa dello studio legale Scafetta, che ha difeso le due maestre citate nell’articolo di Zonalocale relativo alla sentenza emessa nei giorni scorsi dalla Corte d’appello dell’Aquila.
Lo studio Scafetta afferma che “il Tribunale dichiara il non doversi procedere nei confronti di entrambe le imputate perchè (il reato art. 571) estinto per prescrizione”.