È stato pubblicato l’8 ottobre I Will Carry On, nuovo album degli Hexperos.
“Durante la nostra vita spesso ci ritroviamo in una selva oscura – racconta Alessandra Santovito, fondatrice degli Hexperos -. Parafrasando Dante, mai ci fu frase più adatta a descrivere il turbamento che tutti noi proviamo ad un certo punto della nostra vita, quando ci sentiamo persi, vuoti e non sappiamo se la strada scelta, il cammino di vita intrapreso sia stato effettivamente quello giusto per noi. Inizia quindi un calvario, un percorso che deve necessariamente passare dagli inferi”.
Questo nuovo disco “è stato molto ispirato da racconti di vita vissuta, scritto d’impeto e registrato in un anno, ha subito notevoli ritardi per via della pandemia di Covid 19 per cui l’uscita ufficiale è stata spostata, all’8 ottobre 2021, quasi due anni dopo. Come nella Divina Commedia, chi è nel dolore spesso fa nuovi incontri, condivide le proprie storie. Attraverso la condivisione e l’ascolto delle esperienze altrui si cresce, si trova una luce nell’oscurità. Nell’album sono contenuti due omaggi a Dante Alighieri, nel settimo centenario dalla morte del sommo poeta. Si tratta del primo singolo estratto dall’album e pubblicato nel 2020 dal titolo Midway Upon the Journey of Our Life e di The Oracles the Sybil Wrote. Il secondo singolo, pubblicato sempre nel 2020, è sicuramente il più rappresentativo, si intitola Narcissus. Il testo di Narcissus è un gioco di citazioni con numerose coppie di figure mitologiche, ma le storie vengono rovesciate, gli eroi non accorrono in soccorso delle proprie eroine, ma le lasciano soccombere o sono la causa della loro rovina ed esse, per sopravvivere, devono salvarsi attingendo dalle proprie risorse”.
Un’altra “fondamentale fonte di ispirazione per l’ultimo album è, come in passato, la maternità e la natura che tanto si lega alla spiritualità. Il nostro splendido Abruzzo, con i suoi parchi nazionali, può ben competere con i meravigliosi scorci nordeuropei ed è forse proprio la natura che ci accomuna e che ispira certe sonorità, così come la voce solista, spesso definita eterea, e le melodie del flauto, dell’arpa e degli archi, strumenti principi dell’album”.
Il progetto Hexperos “nasce da un’idea di Alessandra Santovito, autrice di musiche e testi, alterna il canto al suono del flauto traverso oppure della traversa medievale, del tin whistle, o di altri strumenti come quelli percussivi con i quali si diverte ad arricchire le performance live e le composizioni in studio. Tra i talentuosi musicisti che l’accompagnano troviamo Domenico Mancini. Violinista eclettico, ha contribuito costantemente e notevolmente alla costruzione di ogni album. Un incontro davvero fortunato è stato quello con l’arpista Valentina Locci perchè cercavo da tempo un’anima gemella che sapesse suonare con fantasia l’arpa, strumento fondamentale nelle mie composizioni, Valentina ha contribuito in maniera fondamentale all’arrangiamento dei brani“.
In questo disco ci sono “il giovane virtuoso percussionista Marco Molino, Loris Baccalà all’handpan, strumento capace di donare tanta pace interiore, protagonista di un intero brano dell’album dal titolo Where the Sea Meets the Sand. Un fondamentale contributo l’hanno apportato anche il violoncellista Alan Di Liberatore e Martina Caserio, campane tibetane, campane di cristallo, gong, thetadrum, koshi bell, pines e in ultimo Piero Garone dello studio Garone Production che ha curato la registrazione ed il mastering dell’intero album con cura, passione, totale dedizione e coinvolgimento”.
I Will Carry On è stato pubblicato in un’edizione davvero speciale. L’album è arricchito da vari disegni a matita realizzati da Nicolás Menay che accompagnano ogni brano e dalle fotografie di Antonella Giuliano, che ha catturato i momenti più salienti in studio di registrazione, oltre ad aver realizzato alcune pregevoli foto artistiche. L’etichetta discografica spagnola In the Morning Side Records ha già in programma una ristampa in vinile dell’intero album.
Il progetto. Il nome Hexperos proviene dalle Esperidi, figure della mitologia greca che, secondo la leggenda, custodivano il giardino dei pomi d’oro di Era e cantavano con voce melodiosa, e da Hesperus, la prima stella vespertina, la stella di Venere, la dea dell’amore. Il gruppo musicale nasce come duo, si evolve come progetto solista, ma si avvale sin da subito della collaborazione di vari musicisti di talento, sia nelle registrazioni che nelle formazioni live. Un punto di forza degli Hexperos è la capacità di reinventarsi, la formazione viene spesso cambiata nelle performance dal vivo, dal duo fino al quintetto, regalando allo spettatore una versione sempre diversa dei brani. Ricordiamo che gli Hexperos hanno all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero, ricordiamo tra i concerti più importanti quello del 6 ottobre 2012 tenutosi presso I Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali a Roma all’interno dell’importante manifestazione La Notte dei Musei; la 23? edizione del Wave Gotik Treffen tenutosi a Lipsia nel Giugno del 2014; l’Elfia Fantasy Festival di Arcen in Olanda del 2015 con ben quattro performance; la 26? edizione del Wave Gotik Treffen nel 2017 con due performance al Pagan Village Heidnisches Dorf e allo Schauspielhaus theatre. Nel progetto Hexperos si possono apprezzare echi di vari generi musicali: musica classica, neo folk, atmosfere oscure e dark oppure spirituali e fantastiche tipiche della musica celtica e nord europea. Questo avviene altresì nei testi originali, che sono sempre stati una parte fondamentale delle composizioni, anche attraverso numerose citazioni.