Il Comune di Lentella vince anche in Consiglio di Stato contro la Ewind 4 e la Ewt Italia Development che qualche mese fa hanno presentato il progetto per l’installazione di una pala eolica alle porte del paese. Il piccolo Comune aveva sospeso in autotutela il silenzio all’istanza di Pas (Procedura Abilitativa Sempllificata) ordinando alle società di non iniziare i lavori. Queste, nel luglio scorso, si sono rivolte al Tar per l’annuillamento del provvedimento comunale, ma il tribunale regionale ha respinto l’istanza cautelare.
L‘impianto (100 metri di altezza della torre e circa 80 metri di diametro della pala) che non ha bisogno di passaggi al Via perché inferiore a 1 megawatt di potenza dovrebbe sorgere a circa un chilometro dall’ingresso del paese a pochi metri di distanza dal Sito di Interesse Comunitario “Gessi di Lentella” (facente parte della Rete Natura 2000). Dopo il pronunciamento del Tar (che deve ancora esprimersi sul merito) le due società hanno deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato che, ieri, ha riconosciuto il corretto operato del Comune (rappresentato dai legali Andrea Filippini, Federica Ciciliani, Lorenzo Casaroli).
Già dinanzi al tribunale regionale il Comune aveva evidenziato che la pala eolica “avrebbe avuto un impatto devastante, sia in termini ambientali (distruggendo un sito delicatissimo, dedicato proprio alla protezione degli uccelli), che di pubblica incolumità (l’area individuata dalle società ricorrenti, infatti, si trova in un’area di dissesto idrogeologico) che, infine, di valorizzazione del territorio (l’impianto non avrebbe portato giovamento alla cittadinanza deturpando solo il paesaggio)”. La salvaguardia del Sic è stata evidenziata anche dal tribunale amministrativo regionale che in primo grado ha riconosciuto che “non risultavano efficacemente contestati i rilievi del Comune con particolare riguardo alle misure di tutela necessarie in considerazione della prossimità all’area Sic”. Un ulteriore riconoscimento alle tesi dell’amministrazione lentellese è quello riguardante il punto evidenziato dal responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Maurizio Antonini, che da subito ha sottolineato come le società ricorrenti non fossero in possesso di un valido titolo abilitativo per presentare istanza al Gestore del Servizio Elettrico (GSE) e ottenere gli incentivi per la costruzione dell’impianto.
Il Consiglio di Stato (ordinanza n. 5627/2021, IV Sezione) ha confermato che “non appaiono sussistere i presupposti per una favorevole delibazione del ricorso delle società ricorrenti, avuto particolare riguardo alla circostanza, evidenziata dal Tar a sostegno della reiezione della domanda cautelare, concernente la data di perfezionamento del titolo necessario per accedere alla graduatoria del GSE ai fini della fruizione dei incentivi”. Il Consiglio di Stato ha inoltre “condannato le società appellanti alla refusione in favore del Comune di Lentella delle spese di lite, liquidate in complessivi euro 2.500,00 oltre spese generali, Iva e Cpa”, il Comune si attiverà sin da subito per recuperare tali somme.
Ora, bisognerà attendere il giudizio nel merito del Tar di Pescara, ma nel frattempo il neosindaco Marco Mancini esprime la propria soddisfazione: “Sono due pronunciamenti, quelli dei due giudici amministrativi (Tar e Consiglio di Stato) molto importanti non solo per Lentella, ma per tutto il Vastese. Questi mega-impianti, che non portano nemmeno il più piccolo beneficio né al territorio, né tantomeno alla cittadinanza, deturpano in maniera devastante il paesaggio, e si risolvono sempre in un danno alle nostre collettività. Del tutto assurda, inoltre, l’ipotesi di collocare il mega-impianto su un’area di riconosciuto dissesto idrogeologico e a un centinaio di metri da un Sito di Interesse Comunitario”.
“Sin da subito – aggiunge Carlo Moro che da sindaco che ha iniziato la battaglia legale contro l’impianto, oggi eletto in consiglio comunale – la proposta delle società ricorrenti ci era sembrata palesemente illegittima, tanto più in considerazione del fatto che il titolo abilitativo per presentare istanza al Gestore del Servizio Elettrico (GSE) di costruzione dell’impianto, come osservato dal tecnico comunale, era tardiva e invalida. Da qui la nostra motivata opposizione alla realizzazione dell’impianto”.
La Ewt Italia Development ha presentato progetti simili, che non hanno bisogno di passaggi autorizzativi regionali, anche a Bolognano, Torre de Passeri e Tollo generando proteste e contestazioni da parte delle amministrazioni comunali [LEGGI].