Angela Pennetta non sostiene né Francesco Menna, né Guido Giangiacomo al ballottaggio delle elezioni di Vasto.
“Sul voto di domenica e lunedì scorsi – afferma in un comunicato la leader del movimento l’Arcobaleno – le cronache riportate ancora in questi giorni gettano pesantissime ombre su meccanismi di acquisto e ricatto che prefigurano reati gravissimi, ombre che offuscano e offendono la bellezza del più grande esercizio di libertà e democrazia a disposizione dei cittadini: non possiamo che condannare sul piano politico e morale quanto sembrerebbe accaduto”.
In base ai dati ancora ufficiosi in vista della fine del riconteggio, da candidata a sindaco, la nota avvocata vastese ha raccolto il 3,7%, pari a 869 voti.
“Questo pensiero lo riteniamo necessario adesso, a ridosso della definizione degli apparentamenti elettorali per il ballottaggio di domenica prossima. Come Arcobaleno siamo nati e cresciuti, ci siamo presentati all’elettorato di Vasto con la veste e l’essenza di un movimento civico libero, lontano dai partiti, distante da ogni schieramento, diretto solo dai noi stessi: senza padrini e padroni, e questo vogliamo continuare a essere. Al di là delle considerazioni che pure i due candidati in corsa per la carica di sindaco hanno voluto condividere con noi, abbiamo scelto di non partecipare a questo secondo turno: a noi – chiarisce l’avvocata – non interessano poltrone, ricompense, posti al sole. Il nostro voto e il voto dei nostri sostenitori che intenderanno contribuire alla scelta del primo cittadino di Vasto devono continuare a essere un voto libero, dettato solo dalla coscienza libera di ciascuno, così com’è stato quando nella competizione elettorale ci siamo stati anche noi”.