I carabinieri di Fossacesia, ieri sera, hanno arrestato un 63enne operaio incensurato di Fossacesia (T.C.) perché responsabile di violenze nei confronti dell’ex moglie che duravano da anni; l’uomo dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravati dall’abuso di alcolici.
La misura cautelare più afflittiva che il gip potesse disporre, nonostante lo status di incensurato, dà il senso di quanto grave sia stato ritenuto il quadro accusatorio. La triste vicenda familiare è stata portata all’attenzione della procura della Repubblica di Lanciano dai carabinieri che, tre giorni fa, hanno raccolto la denuncia della donna che, dopo l’ennesima aggressione fisica con tanto di lesioni dell’ex marito che hanno reso necessarie le cure dei medici, ha avuto il coraggio di raccontare le vessazioni e le botte che subiva da oltre vent’anni. I militari sono intervenuti nell’abitazione della coppia, dove oltre all’uomo vivono la compagna e le loro anziane madri.
“La donna – spiega una nota dei carabinieri – ha raccontato che l’ex marito, con il quale nonostante la separazione legale ne condivide ancora la stessa casa, per futili quanto banali e a volte inesistenti questioni di coppia, perde il controllo di sé ed anche a causa del quotidiano abuso di alcolici, diventa particolarmente violento scagliandosi contro di lei con ingiurie e gravi minacce di morte che in più di un’occasione si sono trasformate in aggressioni fisiche dirette con schiaffi e pugni tanto da costringerla ad andare via di casa e cercare rifugio dai parenti. L’ultima aggressione fisica è avvenuta qualche ora prima di ché la donna si presentasse in caserma e che l’ha costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Lanciano”.
“Questi episodi sono tra l’altro avvenuti anche alla presenza delle pattuglie dei carabinieri, che, oltre a constatare quanto fosse veritiero il racconto della donna, hanno impiegato diverso tempo per far calmare l’uomo e attendere che, dissolti i fumi dell’alcool, tornasse relativamente tranquillo. I carabinieri della stazione di Fossacesia hanno raccolto in un solo giorno le testimonianze di familiari e vicini; tutti hanno confermato la grave situazione descritta dalla donna avvalorata inoltre, anche da alcuni video girati da lei stessa e da alcuni vicini. In uno di questi si vede T.C. che urla come un forsennato e si accanisce contro gli arredi di casa, distruggendo una camera da letto”.
“La grave situazione è stata segnalata lo stesso giorno alla procura di Lanciano così come dispone la recentissima normativa Codice Rosso che tutela le donne e i soggetti deboli che subiscono violenze e nello specifico maltrattamenti introducendo una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne e/o minori. La procura di Lanciano, concordando pienamente con le risultanze investigative dei carabinieri, ha inoltrato al gip la richiesta di applicazione della misura cautelare del carcere. Il giudice ha quindi emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e i militari lo hanno trasferito alla casa circondariale di Vasto. Grazie alla sinergica azione di carabinieri e magistratura in meno di tre giorni è stata posta fine a oltre 20 anni di maltrattamenti e violenze fisiche“.