“Una caduta di stile senza precedenti, che la dice lunga sulla coerenza di un personaggio (e della sua coalizione) che a parole si riempie la bocca di accoglienza e rispetto, ma poi apostrofa una donna definendola ‘mucca da corridoio’”. Tonia Paolucci, candidato consigliere nello schieramento di centrodestra al Comune di Lanciano, e candidata più votata in assoluto con 801 preferenze personali, stigmatizza la frase pronunciata dal candidato sindaco di centrosinistra Leo Marongiu, nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda ieri sera.
“Si dovrebbe vergognare – sottolinea la Paolucci – e mi aspetto che mi chieda scusa per quello che ha detto. Non ha offeso solo me, ma tutte le donne (non solo quelle impegnate in politica) e soprattutto gli elettori che mi hanno dato fiducia. Sono basita anche dal silenzio delle donne candidate con Marongiu, che non hanno minimamente preso le distanze da quelle parole veramente sgradevoli e ignobili”.
“Mi meraviglia ancor di più – continua – che a pronunciare ‘mucca da corridoio’ sia stato un uomo di 40 anni, che si definisce l’incarnazione del rinnovamento. Beh, se questo è il rinnovamento che rappresentano Marongiu e i suoi accoliti, c’è da stare davvero poco tranquilli. Comunque il PD lancianese ha finalmente mostrato la sua vera indole, quella che relega una donna al ruolo di ingombrante soprammobile da corridoio. I cittadini, però, sapranno fare le proprie valutazioni e sono certa che il 17 e il 18 ottobre scriveranno la parola ‘fine’ su questi 10 anni di amministrazione comunale PD, fatta solo di slogan e senza alcun contenuto”. [mar_dx]
“Mi dispiace se qualcuna ha potuto pensare a un mio voler denigrare e mortificare le donne e Tonia Paolucci. Niente di più lontano da me e dal mio modo di essere. Chiedo comunque scusa e mi auguro si torni a discutere sui temi della città”. Così il candidato sindaco del centrosinistra Leo Marongiu risponde e rimarca come non avesse avuto alcuna intenzione di offendere le donne, tantomeno Tonia Paolucci. Una citazione di bersianana memoria, quindi, che paragona la mucca, grosso animale di cui è impossibile non accorgersi, alla destra che avanza. In questo caso la mucca sarebbero gli 801 voti della Paolucci tra le preferenze di Lega e Fratelli d’Italia, primo e secondo partito della coalizione che appoggia Paolini.
“La frase incriminata e su cui si sta consumando una polemica accesa, non è altro che un’affermazione che disegna una situazione, un clima particolare, ripresa da Pierluigi Bersani. A un primo ascolto può risultare indelicata e chiedo scusa se le mie parole sono risultate offensive nei confronti delle donne. Il rispetto e la considerazione – conclude Marongiu – con i quali ho sempre trattato le donne spero sia noto”.