Denunciato perché aveva un cinghiale in un recinto senza autorizzazione. È successo ieri a Torrebruna dove i militari della stazione carabinieri forestali di Villa S. Maria sono intervenuti dopo una segnalazione arrivata dalle guardie giurate del WWF. Il cinghiale, di giovane età, era detenuto in un recinto da un residente del posto.
“Se pur la Legge 157 del 1992 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio preveda che possano essere autorizzati dalle Regioni allevamenti a scopo amatoriale o alimentare di alcune specie di fauna selvatica – spiega una nota del comandante del gruppo provinciale Tiziana Altea – i Militari hanno accertato come nel caso specifico la detenzione dell’animale fosse priva di autorizzazione; hanno proceduto pertanto al sequestro dell’ungulato e contestuale affido in custodia giudiziaria al detentore che è stato segnalato anche all’autorità sanitaria competente. Si ricorda come sia vietato detenere animali selvatici ancorchè pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica in quanto, come nel caso del cinghiale, possono arrecare danni diretti all’uomo e, non essendo sottoposti a controlli sanitari o a trattamenti di prevenzione, possono anche veicolare malattie infettive”.