Le stazioni abbandonate di Vasto, Torino di Sangro, Fozzacesia e San Vito Chietino passeranno da Ferrovie dello Stato Italiane spa alla Provincia di Chieti, che pagherà “con fondi propri. Il costo si aggirerà tra i due milioni e i due milioni e mezzo di euro“, fa i conti Vincenzo Sputore, consigliere provinciale delegato alla Via verde della Costa dei trabocchi.
Ieri il sì del Consiglio provinciale: “Hanno votato a favore i sei consiglieri di maggioranza Arturo Scopino, vicepresidente, Vincenzo Sputore, Luca Paolucci, Nicola Tiberio e Gabriele Paolucci e i consiglieri di minoranza Pierdomenico Tiberio ed Elisa Marinelli. Si è astenuto il consigliere Pino Finamore”, si legge in una nota del presidente della Provincia, Mario Pupillo. “Il percorso si conclude felicemente con un passaggio molto importante che avvia subito la notifica preliminare di esproprio a Rfi e Fs di tutto il compendio immobiliare”.
Dopo l’acquisizione delle stazioni chiuse ormai da 16 anni, bisognerà decidere cosa farne e con quali soldi. “Lo studio di fattibilità – spiega Sputore – dovrà essere presentato alla Regione per proseguire l’iter, in cui i Comuni svolgeranno un ruolo molto importante, per decidere il da farsi”.
“A breve – dichiara Pupillo – si istituirà un tavolo di concertazione con Regione, Comuni, Soprintendenza e portatori di interesse per meglio definire gli usi e le funzioni degli edifici e delle aree acquisite. questo percorso di condivisione cancella le perplessità e i timori che alcuni Comuni hanno palesato per la procedura che sembrava escluderli da scelte e decisioni. La potestà autorizzativa urbanistica è dei Comuni, che hanno voce determinante nell’approvazione delle scelte”. “Il progetto che sarà elaborato dal tavolo potrà essere messo a bando per concessione di beni e di servizi o per un eventuale progetto di finanza“.
Il progetto preliminare e l’intera procedura sono stati realizzati dai tecnici della Provincia, ingegner Carlo Moca, architetti Francesco Faraone, direttore dei lavori, e Valerio Ursini, responsabile unico del procedimento, “in accordo con la Regione Abruzzo e l’assessore Campitelli, in sintonia con il redigendo Pst (piano territoriale speciale) del settore Ambiente”.
Via verde – Proseguono i lavori lungo la pista ciclopedonale da 42 chilometri aperta a tratti a fine giugno. “Le imprese – dice Sputore – stanno andando avanti con l’installazione degli arredi necessari a mettere in sicurezza tutta la Via verde. Sono stati consegnati i lavori a Lago Dragoni, a Torino di Sangro”, dove il terreno è franato e va consolidato per consentire il passaggio della pista, mentre “sulla variante di Punta Penna aspettiamo il via libera delle Fs per il comodato dei terreni”.