Francesco Prospero, 40enne avvocato vastese, è consigliere comunale e vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Dopo cinque anni di opposizione, si candida con il centrodestra a sostegno del candidato sindaco Guido Giangiacomo.
Si chiudono cinque anni vissuti sui banchi dell’opposizione. Come riassumerebbe la sua esperienza in consiglio comunale?
Posso dire di aver svolto attentamente il mio ruolo: ho vigilato, insieme ai miei colleghi di minoranza, con tutti i mezzi che avevamo a disposizione, sull’operato di questa amministrazione, a tutela dell’interesse comune e della trasparenza. Avremmo preferito fare anche di più, essere costruttivi e collaborativi. È giusto che maggioranza ed opposizione si confrontino, ma sempre in una posizione di parità e, se sussistono le condizioni, è giusto che collaborino, ma senza giunture alcune, per il bene dei cittadini. Ho però riscontrato fin da subito un atteggiamento di arroganza nei nostri confronti. Purtroppo Francesco Menna, che si professa impropriamente “sindaco di tutti”, non ha mai rispettato e considerato adeguatamente le istanze delle minoranze, che rappresentavano comunque i 2/3 della città. Da parte sua mi sarebbe piaciuto trovare più sensibilità per la validità di tante proposte e progetti di cui ci siamo fatti portavoce, ma spesso non ci é stato dato ascolto. Tuttavia la perseveranza e la tenace convinzione di sostenere importanti obiettivi per l’interesse di questa comunità, ci ha permesso comunque di portare a casa dei buoni risultati. Penso quindi al Lido Insieme, ai parcheggi rosa, a quelli destinanti per la riserva di Punta Aderci, all’annullamento di alcuni opachi concorsi pubblici e alle numerose iniziative a sostegno della sanità pubblica, del Tribunale di Vasto e della Variante alla SS16.
Perché, a suo giudizio, la coalizione di centrodestra può fare meglio?
Il centrodestra, a differenza della continuità promossa da Menna, propone un cambiamento concreto ed effettivo. La coalizione ha un ambizioso progetto: quello di ridisegnare la città. Come? A 360 gradi. Attraverso il potenziamento dei servizi, nuove opere e infrastrutture, la ristrutturazione di organi e uffici comunali, il decoro urbano. Nel nostro candidato sindaco, Guido Giangiacomo, troviamo una persona esperta e competente, che ha già dato prova di grandi capacità amministrative nell’esperienza pregressa di assessore ai lavori pubblici. Guido ha scelto poi una squadra di gente preparata, ognuno con una propria professionalità. Da noi si trovano comuni persone della società vastese, innamorate della propria Città e mosse da un bisogno condiviso: risvegliare una città ormai spenta e assopita, in pieno declino. Sicuramente abbiamo una visione chiara della città, che lascia molto poco al caso ma molto alla programmazione. Possiamo fare meglio semplicemente perché vogliamo “fare”, desideriamo concretezza e meno retorica. Siamo pronti a “coltivare”, e non calpestare, questo territorio che tarda ancora a rigenerarsi.
Qual è l’apporto che ritiene di poter dare alla coalizione di centrodestra che si prepara a guidare la città?
Il contributo di una squadra, e penso idealmente a noi come coalizione di centrodestra, è sicuramente più consistente della somma di tanti singoli individui, che pensano di trattare la cosa pubblica come affare privato e personale. Io non scendo in campo come singolo, ma come parte di una squadra seria e qualificata, già pronta e operativa ad amministrare. Spero, ovviamente, che il mio contributo potrà essere prezioso e determinante nello slancio alla rinascita, al pari di quelli che anche gli altri miei compagni di coalizione sicuramente apporteranno. Vedo il futuro con tante criticità, ma con una prospettiva positiva. Il mio impegno sarà rivolto a cercare di eliminare le criticità già rintracciate in questi anni e non ancora risolte, per valorizzare quanto di positivo si può offrire ai cittadini. Non solo in relazione ai servizi, ma anche in un’ottica di rilancio economico fortemente connesso al turismo. Ho un amore profondo per il nostro territorio, molti mi vedono come un autentico ambasciatore delle nostre terre perché mi piace girare molto, specie tra i comuni abruzzesi. Osservo con meticolosa attenzione come si propongono per cercare di capire come riproporre i modelli più efficaci. Se si ha l’ambizione di amministrare, bisogna conoscere le altre realtà per trarre beneficio dalle loro sane e virtuose abitudini.
Se Guido Giangiacomo diventerà sindaco e lei sarà eletto in consiglio, quali saranno i punti su cui si impegnerà sin dalla prima fase del mandato?
Personalmente vedo nel turismo la vera missione di questo territorio. Vasto ha urgente bisogno di un piano strategico per fare del turismo un vero incubatore di ricchezza. Serve creatività e fantasia, efficace programmazione, coordinamento tra istituzioni, imprese e associazioni. Mi piacerebbe senz’altro lavorare per riportare un certo fermento, turistico e culturale, per inserire Vasto nel circuito di un turismo esperienziale, fatto di attività immersive, appuntamenti esclusivi e grandi eventi. Ovviamente a monte deve essere fatto prima un restyling generale. È stato fatto talmente poco da questa amministrazione che ci toccherà prima gestire una cospicua agenda di priorità, affinché la città sia di nuovo vivibile, presentabile e appetibile. Ripartire dalla cura del decoro urbano e delle aree verdi, trovare poi soluzioni per l’efficientamento idrico, e fare della seria manutenzione urbana, che comincerà finalmente ad essere ordinaria e non più straordinaria. Queste solo per citarne alcune, perché sono tante le cose su cui lavorare. C’è la questione del centro storico, su cui bisogna assolutamente intervenire per scongiurare quel noto processo di desertificazione già in corso. Non dimentico neppure quanto sia importante rilanciare le attività degli enti di formazione, che vedo come vero collante tra società e mondo del lavoro. Penso anche al completamento della pista ciclopedonale, possibile grazie ai due milioni di euro che il Ministero dello Sviluppo Economico, per il tramite del patto “Trigno-Sinello”, ha già messo a disposizione del Comune di Vasto, ma che non è stato ancora in grado di utilizzare. Poi un punto che ci vede impegnati da mesi: la gestione del semaforo di Vasto Marina, che sta facendo strage di multe. Sicuramente mi occuperò di regolamentare a dovere il sistema di rilevamento, così che non resti una “Trappola Perfetta” ai danni delle tasche degli utenti della SS16.
Perchè i vastesi dovrebbero scegliere Francesco Prospero e il candidato sindaco Guido Giangiacomo?
Per spezzare il paradigma di questi 15 anni di politica, serve un cambiamento radicale e profondo. Se i vastesi, come noi, sentono questo urgente desiderio di rinnovamento, la scelta di un sindaco come Guido non potrà di certo deludere le loro aspettative. Per quanto mi riguarda, il buonsenso e il rispetto per le istituzioni e per i cittadini mi hanno sempre accompagnato in questi 5 anni. Come oppositore ho avuto un cruciale ruolo di controllo, che è stato importante ma non mi ha purtroppo permesso di “costruire”. Vedo la politica attraverso i miei ideali e ho una precisa visione: “politica vuol dire realizzare”, diceva un po’ di anni fa il grande Alcide De Gaspari, per me illustre esempio e fonte d’ispirazione. Se i vastesi sceglieranno di darmi fiducia, vorrei poter prendere parte a questo importante progetto di ricostruzione della mia città. Costruire guardando alle prossime generazioni, con lungimiranza e prospettiva. Costruire i “ponti” necessari per una comunità più aperta, sensibile e inclusiva. Vasto deve diventare volano di un concreto e rinnovato impegno civile, a partire da noi giovani. Spero quindi di dare prova ai vastesi che può ancora esistere una classe dirigente visionaria, seria, competente e pronta ad intercettare i reali bisogni della comunità.