“L’unico candidato sindaco della Lega, sostenuto dal nostro partito è Guido Giangiacomo“. Andrea Crippa, vicesegretario federale del partito di Salvini, coglie l’occasione dell’incontro pubblico in piazza Rossetti per lanciare un messaggio ai sostenitori del centrodestra e chi, nei mesi scorsi, ha fatto altre scelte in vista delle amministrative.
L’ultima settimana di campagna elettorale si apre con il numero due del partito di Salvini che lancia la volata a Guido Giangiacomo verso il primo turno del 3 e 4 ottobre. Ad introdurre l’incontro è la consigliera regionale – e candidata alle amministrative – Sabrina Bocchino, che annuncia un accordo firmato in mattinata. Grazie al “finanziamento di un ente di formazione saranno messe a disposizione 30 borse di studio per giovani meritevoli della città”. Il protocollo d’intesa è stato siglato con il nunzio apostolico monsignor Alberto Tricarico. “Saranno i parroci della città – spiega Bocchino – ad individuare i ragazzi e le ragazze meritevoli a cui questo sostegno darà una mano per proseguire negli studi”. Poi tocca al coordinatore cittadino Vincenzo D’Incecco, a Guido Giangiacomo e al segretario regionale della Lega Luigi D’Eramo entrare nei temi della campagna elettorale. “Vasto non più perdere un giorno – dice D’Eramo -, deve tornare al centro dell’agenda politica regionale. Il voto a Guido è un voto giusto ma, oltre al voto giusto serve un voto utile. E quello al centrodestra lo è“.
L’onorevole Crippa esordisce dicendo che “Guido e la sua squadra stanno affrontando questa sfida non per scaldare la poltrona o per ambizione personale. Lo fanno per tanti vostri figli che da Vasto sono scappati. Quando sono in Brianza mi accorgo che la mia terra è stata fatta grande dai lombardi ma anche da tanti uomini e donne d’Abruzzo che qui non possono sperare in una prospettiva migliore”. Poi il vice di Salvini parla di temi di respiro nazionale come l’accoglienza, “siamo d’accordo ad accogliere chi fugge dalla guerra ma chi arriva a Vasto non può imporre che lingua parlare, che Dio pregare, che carne mangiare”, e il reddito di cittadinanza: “Non penso che la ricetta giusta sia permettere alle persone di stare sul divano a prendere soldi gratis”.
Poi torna sulla competizione elettorale. “In questo momento non ci giochiamo una semplice vittoria ma qui siamo qui giocarci la storia. Il principale avversario non è il centrosinistra ma è la rassegnazione. Sono i vastesi che non credono più alla politica delle false promesse. E invece noi proponiamo una squadra che ha abbracciato un progetto ambizioso e coraggioso. Essere della Lega in Abruzzo è più difficile che essere della Lega in Lombardia. Oggi il cambiamento si fa stando in mezzo alla gente”.
E chiude con una promessa. “Tornerò dopo le elezioni, perchè ormai mi sento un abruzzese acquisito, per stare spalla a spalla accanto a Guido”.