Dopo il terzo posto del 2019 per l’Italia è arrivata la vittoria nella Coppa del Mondo di Pasticceria. Per la terza volta i pasticceri italiani sono saliti sul gradino più alto del podio nella rassegna iridata e, anche questa volta, nella squadra vincente c’è un abruzzese. Il capitano della squadra campione del Mondo è infatti il 32enne pescarese Lorenzo Puca, esperto nella lavorazione dello zucchero, che da qualche anno è pastry chef nella pasticceria Pannamore di Vasto. Con lui nel team da sogno ci sono il 36enne Massimo Pica, esperto nella lavorazione del cioccolato, e il 28enne Andrea Restuccia, un maestro nelle sculture di ghiaccio e quest’anno impegnato nella pasticceria. A guidarli il maestro pasticcere Alessandro Dalmasso.
Nella gara di Lione il team ha avuto dieci ore a disposizione il dessert al cioccolato da condividere, la torta gelato, il dessert da ristorante, la scultura di zucchero alta 165 cm e, con la stessa altezza, una pièce al cioccolato. E la maestria italiana ha conquistato la giuria, superando il Giappone (2° posto) e la Francia (3° posto).
“Precisione, concentrazione e fantasia hanno permesso ai pastrychef tricolore di aggiudicarsi il prestigioso premio a Lione con opere d’arte dedicate alla natura – ha commentato il presidente nazionale della Confederazione nazionale pasticceri, Angelo Musolino -. Siamo orgogliosi di Lorenzo Puca, Massimo Pica e Andrea Restuccia che hanno vinto il campionato del mondo di pasticceria. Abbiamo portato anche fortuna e siamo convinti che il lavoro degli ultimi tempi stia facendo crescere a dismisura tutto il comparto – sottolinea il presidente di Conpait – . La vittoria in Francia ci riempie di felicità, evviva la pasticceria italiana, evviva i giovani pasticceri del nostro territorio”.
La Coppa del Mondo torna in Italia e in Abruzzo a sei anni dal trionfo della squadra capitanata da Emmanuele Forcone che, nel 2015, aveva sbaragliato la concorrenza nella competizione di Lione [LEGGI]. Il maestro pasticcere vastese, anche lui nel team della pasticceria di Nino Radoccia all’epoca del successo iridato, è stato un prezioso supporto nel percorso dei suoi colleghi per arrivare alla vittoria.