Tappa a Punta Penna per Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia, che, dopo l‘incontro del mattino a Lanciano con il candidato sindaco Filippo Paolini e i rappresentanti delle aziende della Val di Sangro, si è confrontato con gli operatori portuali e della zona industriale vastese. Ad aprire l’incontro è stato Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. “Da quando c’è la giunta Marsilio è stata invertita la tendenza circa l’attenzione sul porto di Vasto, con fondi già stanziati e altri in arrivo”, rivendica il capo della segreteria del presidente della Regione. “Il porto è fondamentale per il territorio vista la sua posizione strategica. Il problema occupazionale si risolve investendo sulle infrastrutture”.
Di necessità di “un porto efficace per migliorare il lavoro delle aziende che oggi muovono le merci su gomma” parla anche l’imprenditore Mario Puccioni. “Qui siamo al centro tra Val di Sangro e zone industriali di Termoli e San Salvo. Avere dei fondali più profondi permetterebbe di divenire scalo anche per navi container”.
C’è anche l’intervento del candidato sindaco del centrodestra Guido Giangiacomo, che risponde anche ad alcune istanze degli imprenditori presenti. “Il turismo da solo non basta per garantire l’occupazione. Il porto è una realtà che va ad intercettare il nostro futuro. Se l’automotive viene decentrato verso l’estero abbiamo la grande opportunità della logistica”. Per Giangiacomo “il compito di una buona amministrazione è far coesistere realtà importanti come un porto e una riserva naturale senza che l’una prevarichi l’altra“.
Crosetto, che dal 2019 ha lasciato il Parlamento, si è posto come “missione quella di salvare questo Paese mettendo a disposizione le capacità di relazioni e connessioni” maturate nella sua esperienza imprenditoriale. “Una volta si combatteva per la terra, oggi si combatte per portare via ad una nazione quello che produce. E, quando ad un Paese, porti via una tecnologia, non la recuperi più“. Per questo occorre lavorare per cambiare mentalità. “Oggi un imprenditore sa che, per qualunque cosa, ha una Via Crucis di burocrazia e problemi da affrontare con anni che si perdono inutilmente. Dobbiamo fare in modo che non si accetti più passivamente questa situazione. Il tempo è una variabile fondamentale per competere. Due anni di ritardo per una pratica portano una multinazionale a chiudere per sempre qui spostandosi all’estero”.
Per Crosetto oggi le “aziende hanno bisogno di infrastrutture, burocrazia agile e capacità finanziaria”. Ma “bisogna prendere coscienza che il mondo è diverso da quello vissuto fino ad oggi cambiando mentalità tutti insieme, politica e imprenditori. Occorre essere collegati e interconnessi. O si cambia tutti insieme o non ce la facciamo. Oggi la politica deve mettere in condizioni le imprese di creare ricchezza. Una ricchezza che si ridistribuisce nel territorio e che va a vantaggio di una molteplicità di attori”. Infine un messaggio in vista del voto. “Una volta concluse le elezioni se ci sono cose da fare per il bene comune le si fanno tutti insieme, superando le contrapposizioni”.