Duecentottanta volontari civili, “suddivisi” in 35 associazioni e 57 soggetti singoli, a cui si aggiungono 15 realtà di protezione civile del comprensorio, la Croce Rossa Italiana, e i volontari sanitari, 14 quelli coinvolti nelle attività di vaccinazione e 84 nella campagna di screening. Sono questi alcuni dei numeri che raccontano le attività del centro vaccinale di Vasto. “Numeri – afferma il coordinatore dei volontari civili all’interno dell’hub, Angelo Marzella – che potrebbero sembrare un po’ freddi ma che in realtà sono estremamente caldi se osservati e vissuti insieme per poter portare avanti questa struttura. Tutto questo è stato possibile attraverso la collaborazione di tante persone, dai diciottenni fino agli over 70. Un ‘cinquantennio’ che si è dato da fare per tutta la cittadinanza”.
Volontari, personale sanitario e civile protagonisti, ieri pomeriggio al PalaBCC, della Giornata del Merito, un “evento – spiega Paola D’Adamo – realizzato per ricordare l’attività di screening e di somministrazione dei vaccini e per ringraziare tutte le persone che hanno messo a disposizione il proprio tempo per aiutare la nostra comunità e tutti i cittadini dei comuni vicini. Un appuntamento doveroso per ringraziare i medici, gli infermieri, i farmacisti e tutti i volontari e le associazioni”. Una “giornata di festa”, prima della chiusura dell’hub del PalaBCC: il 1° ottobre, per il Palazzetto, sarà l’ultimo giorno di somministrazioni dei vaccini, che riprenderanno dal 6 ottobre nella palestra Ex Salesiani. Un centro vaccinale con cifre da “record”: più di 20.000 tamponi antigenici effettuati tra febbraio e marzo nel corso della campagna di screening, e 80.500 dosi vaccinali somministrate.
“Siete stati veramente grandiosi”. Questo il primo commento del sindaco, Francesco Menna, nel suo ringraziamento ai volontari. “Quando abbiamo cominciato questo percorso molti mesi fa, non immaginavamo di riuscire a mettere su qualcosa che sarebbe diventato così organizzato, così bello e così importante. Siamo diventati come città un punto di riferimento in Abruzzo, siamo stati un modello organizzativo. Se il covid è stato affrontato in questa città e ha fatto meno paura, è stato grazie a ciascuno di voi e alla banca del tempo che avete donato per gli altri. Questo attestato è un piccolo gesto, voluto e condiviso da tutti, perché se il covid è entrato nella storia del mondo, indubbiamente ciascuno di voi è entrato nella storia della città, nella storia di Vasto, nella storia dell’Abruzzo“.
Nel corso della serata, la consegna degli attestati di merito ai volontari, e gli interventi di alcuni degli organizzatori dei lavori dell’hub e della campagna vaccinale. “Dalla prima somministrazione vaccinale in Abruzzo all’inizio di gennaio con 70 vaccinati, agli oltre 80.000 di Vasto – commenta Costantino Gallo, responsabile dell’hub vaccinale – basterebbero solo questi per dimostrare la forza che è stata messa in campo dagli operatori. In questa situazione la competizione è stata cancellata, ed è stata realizzata una collaborazione tra persone, prima che tra enti, che ha fatto esplodere quello che è effettivamente un riconoscimento, forse un record, perché questo palazzetto ha avuto una forza propulsiva che è durata nel tempo”. Un “ringraziamento affettuoso e sentito a chi ha permesso realmente che si realizzasse tutto questo”, arriva dalla dottoressa Michelina Tascione, responsabile dell’hub vaccinale fino a luglio: “I volontari hanno avuto una forza trainante, sono stati il punto di forza anche perché molte cose le abbiamo dovute sistematizzare quasi minuto per minuto. Avevamo schemi e procedure che però sul campo hanno dovuto trovare la loro realizzazione mettendo insieme tanti pezzi. È stata una cosa complicata ma ognuno ha messo la propria forza, e vi ringrazio per questa forza”.
“Sono stati sei mesi difficili, impegnativi, particolari – sottolinea Anna Suriani, referente sanitaria per il Comune -. Mai avremmo pensato di trovarci in uno scenario da film dell’orrore quale poi è stato. Un ringraziamento particolare ai volontari, agli operatori sanitari, perché è stato davvero un atto di coraggio da parte loro stare a contatto con delle situazioni di grande rischio. Facendo volontariato capita di ricevere molto di più di quello che si dà, le cose hanno funzionato proprio perché eravamo tanti e ciascuno di noi ha dato un piccolo o grande contributo. Grazie a tutti per averci fatto trascorrere una bella esperienza in un momento così drammatico per il nostro Paese”. E dedica un “pensiero particolare” all’ex sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, scomparso di recente: “Tra le tante cose belle che ha fatto, c’è sicuramente quella di aver dato vita e forma al corpo della protezione civile. Non tutti i Comuni possono vantare corpo di protezione civile così attento”.