“La Sevel non sta per chiudere, affronterà grosse sfide nei prossime anni, dovremo vigilare, ma se ognuno farà la sua parte, faremo il bene del nostro territorio”. Così il segretario generale interregionale Fim-Cisl Domenico Bologna interviene sulla questione Sevel in quella che, a suo dire, ha solo creato enorme ed ingiustificata confusione tra i lavoratori e le famiglie.
“La mancanza dei semiconduttori ed il nuovo stabilimento in Polonia sono due discorsi differenti ed è bene non confonderli. – spiega Bologna – La crisi dei semiconduttori è europea, di certo non interessa solo Sevel, anzi. Quello su cui invece siamo in disaccordo con l’azienda è il ritorno ai 15 turni a fronte dei 18. Così – dice il segretario Fim-Cisl – si perderanno circa mille posti di lavoro tra interinali e trasfertisti. Epilogo che con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali poteva essere diverso, ma si sa, i più deboli sono sempre i meno tutelati”.
Discorso diverso, invece, è da farsi per il nuovo stabilimento Stellantis in Polonia, spauracchio del territorio ma a detta del segretario Fim-Cisl, senza alcun motivo reale.
“Non serve creare incertezza, ansia e confusione tra i lavoratori, – sottolinea Bologna – chi dice che Sevel chiuderà fa male al territorio”. Lo stabilimento polacco potrà produrre 100mila furgoni, qui in Sevel si arriva a 300mila, per cui sì ci [mar_dx] sarà competizione ma parlare di chiusura sembrerebbe essere oltremodo allarmistico.
“Noi come sindacati ci stiamo muovendo e l’11 ottobre avremo un incontro a Roma, al Mise, per parlare dell’intero settore Automotive. – dice Bologna – Ai politici e agli amministratori, invece, io chiedo di fare la loro parte e rendere attraente e appetibile questa zona. Non servono interpellanze o prese di posizione pubbliche, la Honeywell tristemente insegna, basta fare il proprio lavoro. Cosa possono fare i sindaci? Migliorare la viabilità, risolvere i problemi strutturali, dei porti, dell’energia,. Se creiamo un territorio attraente probabilmente risolviamo il problema di Sevel. – conclude – Non serve mettere ansia inutile sulla pelle di lavoratori e famiglie”.