Ad una settimana dalla riapertura delle scuole, e del ritorno in presenza dopo le restrizioni che hanno scandito gli ultimi due anni scolastici, tornano al centro della scena i problemi organizzativi che gli istituti di Vasto si trovano a fronteggiare alla ripresa delle attività didattiche.
Oggetto del contendere, in particolare, è l’orario settimanale degli alunni delle scuole medie Paolucci: settimana corta, dal lunedì al venerdì, con ingresso alle 8 e uscita alle 13, per un totale di 25 ore settimanali, contro le 30 previste. È quanto lamentano alcuni genitori “preoccupati e arrabbiati” per la scelta dell’Istituto che, affermano “non ha tenuto conto dei risultati di un sondaggio, in cui si domandava ai genitori se fosse più utile, tenendo conto delle esigenze delle famiglie, un tempo scuola dalle 8 alle 13 compreso il sabato, oppure un tempo scuola dalle 8 alle 14 escluso il sabato. Tra le scelte non c’era quindi nessun accenno ad un taglio di ore – spiegano -. La maggior parte dei genitori ha scelto l’orario 8-13 compreso il sabato. Il 10 settembre ci è stato comunicato che il tempo scuola sarebbe stato quest’ultimo, ma senza il sabato, poiché le classi che sono state trasferite all’interno dell’Istituto Gabriellini, avrebbero avuto dei problemi all’entrata e all’uscita a causa del mercato di viale D’Annunzio“. Da qui i tanti interrogativi dei genitori dei giovani alunni, preoccupati per “l’ingiustizia educativa” che i loro figli rischiano di subire, e per le “ore di scuola che i ragazzi perderanno, dovendo svolgere i programmi in un periodo di tempo limitato”. Proteste dei genitori che si accompagnano però ad alcune proposte da fare all’Istituto: “sabato con lezioni in didattica a distanza, due giorni di tempo prolungato o due rientri pomeridiani”.
Contattata da Zonalocale, a rispondere alle preoccupazioni dei genitori e a garantire che “gli alunni non perderanno ore di scuola”, è la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Paolucci-Spataro, Sandra Di Gregorio. “Abbiamo già valutato la possibilità di recupero con varie attività, come ho comunicato ad alcuni genitori che sono venuti a chiedere spiegazioni – afferma -. Purtroppo ci sono diversi problemi oggettivi per poter mantenere l’orario prolungato, i principali riguardano gli spazi, questione che ci ha portato insieme all’amministrazione comunale, a decidere di collocare dieci classi della Paolucci nella struttura degli ex Gabriellini, la carenza di collaboratori scolastici nella sede distaccata e i problemi di traffico per raggiungere la sede dei Gabriellini, principalmente legati alla presenza del mercato del sabato mattina, problemi che affliggerebbero 10 delle 30 classi della scuola media. Inoltre, dopo il lockdown e limitazioni dovute alla pandemia, le attività in presenza risultano ancora più pesanti per i ragazzi, che spesso arrivano stanchi alla sesta ora, che si trasforma in un’ora di stanchezza, più che di apprendimento. Queste cause di forza maggiore mi hanno portata a questa decisione, che ho preso in parte a malincuore, ma renderà la didattica più ‘snella’, farà in modo che i ragazzi non perdano niente, e permetterà di evitare ritardi e disagi”.
E sulle modalità per recuperare le ore aggiunge: “Insieme ai docenti della scuola media, abbiamo pensato di rendere queste ore più funzionali con attività progettuali e laboratori da fare anche in compresenza con i docenti, in modo che le lezioni risultino didatticamente più valide. Tra le possibilità valutate c’è anche quella di un possibile recupero che potrebbe essere nei pomeriggi. In questo caso il problema più grande da risolvere sarebbe quello dei trasporti, la cui organizzazione è stata sempre molto complessa. Gli studenti e i loro genitori non devono temere nulla perché non perderanno niente e renderemo più incisiva, più efficace ed efficiente l’azione didattica“.