Il mantra è: la coalizione che unisce Vasto contrapposta a “una cerchia dell’odio”. Nel comizio in cui presenta le liste che lo sostengono, Francesco Menna, si rivolge ai 167 candidati: “Dobbiamo essere ovunque. Come la fibra ottica, dobbiamo entrare in tutte le case”.
In piazza Rossetti, il sindaco uscente e ricandidato chiede il secondo mandato. Tra il pubblico c’è il senatore Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione. “Per la prima volta il centrosinistra si raccoglie attorno a sette liste, un fatto mai accaduto. Siamo una comunità non divisa, che non conosce l’odio, gli sgambetti”, esordisce Menna, salito sul palco di piazza Rossetti dopo i brevi interventi di un candidato per ogni lista: Michele Di Santo Morelli (Avanti Vasto), Mara Scafetta (Moderati per Vasto), Anna Natarelli (Città virtuosa), Carlotta Di Casoli (Filo Comune), Giorgio Bellafronte (Futuro e sviluppo per Vasto), Mario Enrico Testa (Sinistra per Vasto) e Piermario Angelini (Partito democratico). Nelle liste ci sono “circa 150 volti nuovi che saranno la futura classe dirigente”, dice Menna.
“Abbiamo detto no ai grandi interessi, alla speculazione edilizia, alla cementificazione selvaggia”, rivendica il sindaco. Poi, più avanti, riprende il discorso: “No alla cementificazione della costa, non alle sette-otto varianti oscene per i centri commerciali”, perché “dobbiamo battere gli onnipotenti”.
Per l’occupazione “Amazon non è il punto di arrivo del territorio, ma il punto di partenza. Dobbiamo fare fronte comune per difendere posti di lavoro, non solo per crearne”.
“Siamo un Comune riciclone, abbiamo aperto l’isola ecologica e raggiunto picchi altissimi di percentuale di raccolta differenziata”, mentre “la Tari da dieci anni non ha subito aumenti”. “Per la prima volta, Vasto ha conquistato tre bandiere: la Bandiera blu per la qualità delle acque, la Bandiera verde per le spiagge a misura di bambino e la Bandiera gialla per le piste ciclabili“.
Il prossimo intervento sulla viabilità sarà “la grande strada di collegamento Vasto-Vasto Marina, sarà la via del brodetto di pesce alla vastese, perché così vuole l’Accademia della cucina”. E a Vasto Marina “abbiamo separato le reti delle acque bianche da quelle delle acque nere”.
Per i giovani “tra poco avremo tre campi in erba sintetica”, mentre “c’è un grande progetto che sta prendendo corpo al Parco Muro delle Lame”. Riguardo agli edifici scolastici, Menna parla di “grande coraggio nell’affrontare un’indagine sismica”, da cui “sono partite le grandi ristrutturazioni delle scuole” e ricorda che finalmente, con un finanziamento da tre milioni di euro, si può rimettere a nuovo l’ex asilo Carlo Della Penna, abbandonato da un decennio. Nella formazione e nella cultura, rivendica il nuovo Polo bibliotecario Mattioli, “mentre altri enti tengono chiuse le biblioteche”.
Ringrazia gli operatori sanitari per il lavoro che stanno svolgendo nel PalaBcc, “il centro vaccinale più grande d’Abruzzo”.
Nei cinque anni che si concludono “non abbiamo mai pensato di alimentare una cerchia dell’odio”. Degli avversari dice: “Loro hanno un pugno di mosche in mano”. Conclude citando una canzone di Ligabue: “Il meglio deve ancora venire”.