Una nuova bocciatura per l’impianto di rifiuti sanitari pericolosi in contrada Saletti ad Atessa contro il quale in passato si sono mobilitati diversi Comuni. Stavolta è il Consiglio di Stato – al quale si era rivolta la società – a confermare la legittimità dei pareri contrari arrivati dal Comitato per la Valutazione d’Incidenza Ambientale (Vinca) del Comune di Atessa, dal Comitato Via (Valutazione impatto ambientale) della Regione e dal Tar dell’Aquila che ha respinto a maggio una prima istanza di sospensiva avanzata dalla ditta di rifiuti.
Il Consiglio di Stato nella sua decisione sottolinea “la preminenza dell’interesse pubblico all’integrale e preliminare valutazione dei rischi insiti nella realizzazione di un progetto quale quello in parola, potenzialmente foriero di particolari rischi stante il tipo di rifiuti da trattare”.
Soddisfatto il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli: “L’autorevolissima ordinanza del Consiglio di Stato, massimo organo della giustizia amministrativa nel nostro Paese, conferma la bontà dell’operato dell’amministrazione comunale, che si è spesa per la tutela della salute e della qualità della vita non solo di tutti gli atessani, ma anche di tutti gli abitanti dell’intera Val di Sangro. Il progetto, come evidenziato dai tecnici della commissione Vinca comunale e poi da quelli del Comitato Via della Regione Abruzzo, avrebbe infatti un impatto devastante, in termini ambientali e per la salute umana, non solo sulla contrada interessata dal progetto, ma sull’intera Val Di Sangro. Sappiamo bene che non è finita qui perché c’è da aspettare ancora la fase di merito, ma la decisione del Consiglio di Stato rappresenta un ulteriore, fondamentale riconoscimento delle motivazioni amministrative, legali e di merito per cui il Comune di Atessa ha sempre manifestato la propria contrarietà all’impianto. Desidero esprimere un profondo ringraziamento ai nostri legali, a tutte le amministrazioni che ci sono state accanto in questo defatigante iter amministrativo pluriennale, nonché al Wwf nazionale, a Legambiente, al nostro Comitato cittadino Val di Sangro e a tutte le associazioni intervenute per sostenere le ragioni portate avanti a salvaguardia del territorio”.
Il collegio difensivo del Comune di Atessa, composto dagli avvocati Salvatore Menditto e Lorenzo Casaroli, è stato coordinato dall’avvocato Andrea Filippini, il quale aveva seguito sin dall’inizio la vicenda amministrativa. Le associazioni sono intervenute in giudizio con l’avvocato Francesco Paolo Febbo, mentre il dottor Massimo Colonna (componente della Commissione Vinca comunale, citato in giudizio personalmente) è stato seguito dall’avvocato Federica Ciciliani.
La Di Nizio è stata inoltre condannata dal Consiglio di Stato al pagamento di 4.500 euro complessivi oltre agli oneri di legge, in favore della Regione Abruzzo, del Comune di Atessa e di Massimo Colonna.