Colleghi sindaci, compagni di partito, rappresentanti istituzionali si sono ritrovati ieri per commemorare Luciano Lapenna, ex sindaco e consigliere regionale, soprattutto “una gran brava persona” come nelle parole del primo cittadino di Gissi, Agostino Chieffo.
L’appuntamento nel cortile di palazzo D’Avalos, introdotto da Christian Lalla che di Lapenna fu il portavoce, si è aperto con l’esibizione di Marco Bassi e Alessandra Santovito, a seguire le testimonianze di quanti hanno conosciuto e voluto bene a “Luciano” scomparso a 68 anni lo scorso 7 settembre, “un faro la cui luce continuerà a brillare” come lo ha descritto Francesco Menna.
Presenti per l’occasione, tra gli altri, anche il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, la deputata Carmela Grippa, il commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e il senatore Luciano D’Alfonso. “Luciano merita la memoria che si riserva a chi ha coltivato merito – le parole di quest’ultimo – Ha preso buona parte del suo tempo e l’ha donata agli altri. È stato un pacificatore, ha portato a convergenza punti di vista differenti, mai per ragioni di vittoria ha costruito la bugia. Non ha mai usato un avverbio per avvelenare la vita politica della città. Si colloca nella dimensione dell’immortalità di questa città”.
“Pensa agli altri, non pensare a te mi diceva – è il commosso ricordo del segretario vastese del Pd, Simone Lembo – È stato sempre accanto ai lavoratori, anche dopo il suo lungo impegno con la Cgil. Lo ringrazio per ciò che mi ha lasciato: la lotta contro le disuguaglianze, la difesa dei più deboli… Luciano mi ha insegnato anche a fare la colla dei manifesti in un’epoca ormai lontana della politica. Oggi ho un vuoto, lo voglio colmare portando avanti ciò che mi ha insegnato”.
“Cosa ci lascia? Il pragmatismo riformista nell’agire pubblico mai disgiunto dai valori – è l’intervento di Legnini – Si si accorgeva che un atto era in conflitto con quegli ideali, si arrestava. La sua dimensione etica si incarna nelle 20 regole del buon governo di don Luigi Sturzo, soprattutto la prima (La prima regola dell’attività politica è essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso. Servi e non servirti), e di Enrico Berlinguer”.
Sentita la testimonianza del sindaco lancianese e presidente provinciale, Pupillo, che ha raccontato: “Avevamo litigato bruscamente qualche settimana fa, poi ci siamo risentiti e ho capito che era tornato tutto come prima. Se non ci fosse stata quella telefonata, oggi non sarei felice. Luciano mi difese quando venni attaccato agli altri sindaci per le condizioni delle strade provinciali, parlò con loro e mediò. Con i suoi valori ha costruito una nuova generazione politica”.
Il primo cittadino di Gissi, Chieffo, con Lapenna ha condiviso l’esperienza di consigliere comunale nel comune d’origine: “Io ero con il mio gruppo in opposizione alla prima esperienza in politica, lui capogruppo di maggioranza e incuteva un certo timore. Al primo consiglio quel muro cadde, è stato prodigo di consigli anche per noi. Per lui ci sono tante definizioni, ma sarà ricordato soprattutto perché era una gran brava persona”.
“Con lui la nostra associazione è cresciuta nel territorio – le parole di Domenico Cavacini, presidente della sezione di Vasto dell’Anpi, tra gli interventi conclusivi – Con la sua sindacatura Vasto ha iniziato a celebrare degnamente il 25 aprile e la Giornata della memoria. Caro Luciano, ti assicuro che continueremo a batterci per un’Italia più giusta”.
A sottolineare il momento e l’impegno di “Luciano” Bella ciao interpretata da Bassi e Santovito seguita da un lungo e commosso applauso di commiato.