Una testolina bionda spunta da in cima alle scalette e corre via. Tra risate e grida, che spezzano la quiete di una tranquilla mattinata di fine estate, ne arrivano un’altra e un’altra ancora. “Eccoli, guardate quanta allegria hanno portato qui”, ci dice la sindaca Claudia Fiore mentre finiamo di bere il caffè. Qualche minuto dopo la famiglia Dobson è schierata sulla piazza di Roccaspinalveti, pronta a raccontare la sua storia che ha suscitato un grande interesse. James, 36 anni, e Rachael, 34, con i loro cinque figli, hanno deciso di salutare Manchester, in Gran Bretagna, e trasferirsi proprio qui a Roccaspinalveti. Dagli oltre 500mila abitanti della città industriale ai poco più di 1200 di questo piccolo borgo disteso sulle colline del Vastese. Sono ormai tanti gli stranieri che hanno deciso di acquistare case nei paesi dell’entroterra, molti sono in pensione e quindi hanno la possibilità di trasferirsi da queste parti senza troppi affanni. Ma una famiglia con cinque bambini, quasi tutti in età scolare, è qualcosa che lascia un po’ spiazzati. Ma, man mano che la chiacchierata va avanti, ecco che tutti i tasselli di un bel puzzle iniziano a comparsi e prendere forma.
È Rachael Victoria a prendere un bel respiro e iniziare a far scorrere parole ed emozioni che partono dalla triste sorte della loro primogenita, Poppy Faye, morta prematuramente a soli 13 anni. “Quando è nata – racconta Rachael – i medici non hanno diagnosticato dei danni cerebrali e non è stata curata nel modo giusto”. Da qui un lungo percorso un salita che non ha impedito alla coppia di far crescere la famiglia con altri cinque figli: Vincent Bernard, 13 anni, Dexter Benny, 10, Quinn Alan Domanick, 7 anni, Walter James, 5 e l’ultimo arrivato, Albert Michael, di 2 anni. Lo scorso anno Poppy ha lasciato anzitempo la vita terrena, smettendo di respirare una notte, mentre era a casa. Per la famiglia è stato un duro colpo che ha dato a Rachael la spinta per cercare un futuro diverso per i suoi figli. “Anche con la situazione difficile che viveva – racconta la madre – Poppy si trovava molto bene all’aria aperta, in campagna, dove c’era il verde”.
E così è iniziata la ricerca di un luogo che potesse mantenere viva la sua memoria. “Ho visto la casa online e l’ho scelta ancor prima di vedere dove si trovasse. Abbiamo comprato la casa e il terreno senza mai vederli di persona, senza neanche sapere bene dove si trovasse Roccaspinalveti”. Una decisione d’impulso – che ha lasciato di stucco anche chi la casa l’ha venduta – che poi ha finito con il dare una svolta alla vita dei Dobson. Inizialmente doveva essere una casa per le vacanze. Poi, quando sei mesi fa sono venuti in Italia “abbiamo scoperto uno dei posti più affascinanti che avessimo mai visto e abbiamo conosciuto le persone più gentili che potessimo desiderare di incontrare”. Tanto è bastato per far scoccare la scintilla tra Rachael e Roccaspinalveti, trasmettendo poi a James e ai bambini il desiderio di una vita diversa da quella vissuta in Inghilterra. “È un vero cambio di vita. Qui abbiamo una piscina, c’è il verde, i bambini possono stare sempre all’aria aperta e a contatto con la natura. Credo sia stato un impatto importante anche per gli abitanti di Roccaspinalveti, visto che i bimbi sanno essere molto rumorosi”.
Siamo abituati a vedere costantemente giovani che, dall’Italia, raggiungono il Regno Unito per avere importanti opportunità lavorative e di vita. I Dobson, invece, hanno ribaltato questa prospettiva. “È vero, in tanti scelgono l’UK per lavoro e opportunità. Ma noi abbiamo la possibilità di lavorare da casa quindi riusciamo ad essere economicamente autonomi. Per noi la vera opportunità è poter avere questo stile di vita”. Per Rachael sarà la rete a mantenere i fili con il suo lavoro, occupandosi di business administration e online retail, oltre a scrivere poesie e altri testi in occasioni speciali. James, operatore sanitario per disabili e bambini, si dedicherà anche all’attività agricola nel terreno che circonda la nuova casa roccolana. Nei primi passi in Italia – contando anche le complicazioni post-Brexit – “abbiamo trovato grande aiuto. Claudia (la sindaca, nda) ci ha aiutato con i bambini, con la loro iscrizione a scuola, con tutte le pratiche necessarie per trasferirci definitivamente qui. Tutte le persone incontrate qui hanno una grande gentilezza, ci stanno dimostrando amicizia e ci stanno aiutando”. Ora arriva anche il momento della scuola per Dexter, Quinn e Walter. Il figlio maggiore, Vincent, è tornato a Manchester con la nonna per completare il suo corso di studi ma, tra sei mesi, si riunirà alla famiglia in Italia.
E se un giorno uno dei bambini dovesse dire “basta, voglio tornare in Inghilterra?”. Rachael sorride, in effetti a questa eventualità ha già pensato. “Non credo che accadrà. Loro amano questo stile di vita, stare all’aria aperta, giocare. Qui possono farlo, a Manchester no. Ma potranno sempre conoscere e scoprire l’UK perchè abbiamo conservato la casa lì e, durante le vacanze, li porteremo lì per far conoscere anche quella terra”. Quello che oggi Rachael e James desiderano per loro e i loro figli è “una vita serena, fatta di libertà e contatto con la natura, con questa grande opportunità di stare all’aria aperta ed essere sicuri, lontani dallo stress della città”.
E a Roccaspinalveti, dove la presenza di stranieri che decide di mettere qui le proprie radici è sempre crescente, “è una gioia aver accolto i Dobson, con questi bambini stupendi che speriamo possano inserirsi al meglio nella nostra comunità che sta dimostrando capacità di accoglienza – dice la sindaca Fiore – Siamo consapevoli che tutti questi arrivi rappresentano un arricchimento per il nostro territorio”.