Tanti anni trascorsi a macinare chilometri per parlare con i cittadini e dialogare con gli attivisti. Così Gabriele Marchese, ex sindaco di San Salvo, ricorda la militanza politica insieme a Luciano Lapenna, l’ex sindaco di Vasto morto il 7 settembre [LEGGI] e al quale ieri è stato tributato l’ultimo saluto [LEGGI].
“La bella e buona politica e la superficialità e la leggerezza”, scrive Marchese. “La prematura scomparsa di Luciano Lapenna mi ha fatto tornare alla mente tanti ricordi del lavoro che con lui e insieme ad altri compagni abbiamo svolto in questo territorio.
Quante riunioni e assemblee tenute in tutta la provincia, anche nei paesini più piccoli e difficili da raggiungere, non ci fermava la pioggia, il vento la nebbia e nemmeno la neve. In quei tempi non vi erano i social e andavamo in giro a fare proseliti, a discutere con i compagni, portando la linea del partito, e a fare le liste. Quanto lavoro, quanti sacrifici, il più delle volte si restava senza mangiare, rimettendoci anche la benzina e le spese di viaggio.
Questo grande impegno ha dato i suoi frutti, ci ha permesso di essere presenti in maggioranza o in minoranza in tutti i comuni del Vastese, avendo punti di riferimento in ognuno di essi, arrivando a conquistare alla sinistra e al centrosinistra 21 comuni su 29.
Facevamo in un anno più chilometri dei camionisti, mettendo tanto impegno e passione al servizio di idee e valori. Avevamo l’ambizione di costruire un mondo migliore e una società più giusta. Vedere oggi che in alcuni comuni importanti del Vastese (Casalbordino e Scerni su tutti) il centrosinistra è assente dalla prossima competizione elettorale e amministrativa è alquanto singolare. Assisteremo nostro malgrado che in diverse realtà molti cittadini ed elettori di centrosinistra avranno difficoltà a scegliere per chi votare. Mi auguro che questa deriva, che non lascia presagire nulla di buono, venga correntta quanto prima.
La politica è passione, impegno, lavoro, sacrificio rinunce, disponibilità, ascolto, contronto, solo così tanta gente potrà tornare ad occuparsi ed impegnarsi nell’interesse generale e a favore del bene comune”.
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