Ci sono i rappresentanti locali, provinciali e regionali della Lega per presentare, all’indomani dell’ufficializzazione delle candidature, la lista che sosterrà Guido Giangiacomo nelle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. A fare gli onori di casa è Sabrina Bocchino, consigliere regionale e capolista nella competizione elettorale vasetse. “Stiamo lavorando perchè vogliamo mandare a casa questo centrosinistra che in 15 anni ha distrutto Vasto – dice prima di presentare uno ad uno tutti i candidati -. Abbiamo una squadra nuova, giovane e decisa ad andare in giro per la città”.
L’assessore regionale Nicola Campitelli spiega che “abbiamo la possibilità di cambiare la rotta. In questi anni di amministrazione venendo a Vasto ho visto la rassegnazione negli occhi delle persone. Come Lega abbiamo il dovere di portare entusiasmo e speranza. A noi piace la politica del contatto con le persone, che abbia capacità di ascolto”. Gli fanno eco le parole del vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente. “La vostra città era la perla dell’Abruzzo. Oggi c’è invece isolamento. A Guido affidiamo il compito di ricostruire le relazioni con il territorio e la Regione“. L’impegno a lungo termine è quello di “essere capaci di dirottare i fondi che arriveranno utilizzandoli in maniera seria”.
A Vincenzo D’Incecco è stato affidato il compito di coordinare a livello locale il partito nella fase pre-elettorale. “Abbiamo costruito una lista che rispecchia la società vastese – dice il consigliere regionale -. Ho conosciuto persone eccezionali e oggi abbiamo una squadra di persone convinte e decise”. Per Luigi D’Eramo, coordinatore regionale del partito, “la presentazione della lista non è solo un passaggio formale ma si sugella un patto tra la città, la Lega e il nostro candidato sindaco Guido Giangiacomo“. Rivolgendosi ai candidati consiglier ricorda che “da oggi dobbiamo parlare con i cittadini per spiegare la visione della nuova Vasto“. La Lega sente “il peso della responsabilità, da primo partito italiano, e mettiamo in campo tutte le nostre forze. Ma prima di mettere in campo tecnicismi e strategie noi mettiamo in campo il cuore. Il processo di cambiamento innescato con la vittoria a livello regionale non potrà essere completato se città importanti come Vasto, Lanciano, Francavilla, Roseto, non saranno a guida centrodestra”. Tra le tante presenze dei vertici e degli eletti del partito spicca qualche assenza, come quella del consigliere regionale Manuele Marcovecchio. Sollecitato dalla stampa, D’Eramo è telegrafico. “Chi non è qui questa sera non è della Lega“.
C’è spazio anche per le parole di Nicola Tiberio, consigliere comunale di maggioranza uscente e consigliere provinciale. “Avevo già lasciato il Pd perchè alcuni punti del programma sottoscritto non erano stati portati avanti – ricorda Tiberio -. E, anche in questo ultimo anno e mezzo di amministrazione non sono stato ascoltato. Di Guido rispetto le idee e la concretezza dei programmi”. C’è anche Francescopaolo D’Adamo, già assessore alla cultura con la giunta Lapenna. “Non sorprenda la mia candidatura con la Lega. Io sono stato eletto con l’Italia dei Valori, che era nella mia mattonella di riferimento, quella dei radicali. Sapete tutti che ho rinunciato anche a candidature al parlamento perchè a me interessa solo Vasto”.
A chiudere gli interventi è il candidato sindaco del centrodestra Guido Giangiacomo che ricorda come “la Lega per prima ha cercato la mia disponibilità. Da 46 giorni siamo in campagna elettorale e siamo riusciti a raggiungere un entusiasmo senza precedenti. Abbiamo lavorato tutti insieme alla selezione dei candidati, spiegando a tutti l’importanza della candidatura. Tutti voi avete il grande compito di chiudere una bruttissima parentesi della città. Siete chiamati a un ruolo storico, quello di primi consiglieri leghisti eletti in città”. C’è l’attacco al centrosinistra, “dove hanno fatto sette liste solo per far rieleggere i potenziali assessori. Ci sono capolista e riempilista, da noi queste cose non esistono. Perchè tanti esponenti di spicco non si sono ricandidati con Menna? Questo è il segno del fallimento di questa amministrazione. Vedendo come vanno le cose ho dubbi che Menna possa arrivare al ballottaggio”.