Il Wwf Zona Frentana e Costa Teatina ha inviato una segnalazione ai carabinieri forestali chiedendo di valutare il caso dei 26 pini della villa comunale di San Salvo che tra qualche giorno saranno abbattuti.
L’associazione ritiene che i pini della villa comunale rientrino tra quelli sottoposti a vincolo dalla normativa nazionale e regionale in quanto “alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private”. In questo caso “l’abbattimento e l’espianto del patrimonio arboreo di cui al comma 2, esclusivamente per casi motivati e improcrastinabili, è consentito previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo forestale dello Stato (ora carabinieri forestale), idoneo a escludere la praticabilità di soluzioni alternative o complementari aventi minore impatto ambientale”.
Secondo il Wwf, inoltre, l’amministraizone comunale ha ignorato quanto disposto dalla L. 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” e di quanto previsto dalle Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile edito dal ministero dell’Ambiente.
[ant_dx]”Le linee guida – spiega la presidente Ines Palena – chiedono di favorire, rispettandone distribuzione ed ecologia, le specie italiane previste da apposito elenco redatto da Ispra (in cui non sono certo inserite magnolie o pawlonie) e consigliano di preferire un prato selvatico o prato fiorito al prato inglese; quest’ultimo non favorisce la biodiversità, necessita di tanta manutenzione e di molte risorse (acqua, prodotti fitosanitari, carburante per tosaerba, ecc), in controtendenza rispetto alla necessità di ridurre il fabbisogno idrico a causa dei cambiamenti climatici in atto. Queste disposizioni sembrano essere state ignorate nel progetto di riqualificazione della villa comunale”.
“Oramai non è più procrastinabile l’approvazione di un Regolamento comunale per la gestione del verde pubblico e privato: il Comune di San Salvo è rimasto uno dei pochi comuni abruzzesi superiori ai 15.000 abitanti ad esserne privo. Ricordiamo in ultimo che i Comuni che non adottano il Regolamento del Verde sono esclusi dagli incentivi concessi con fondi pubblici per l’incremento ed il miglioramento del verde urbano e periurbano (L.R. 3/2014), che potrebbero aiutare i Comuni proprio a evitare quei problemi di sicurezza dovuti semplicemente a mancanza di manutenzione”.
Contro il taglio degli alberi si sono già schierati i partiti della coalizione di centrosinistra, i socialisti e il Comitato Civico Ambientalista.