Prende forma a San Salvo il grande insediamento Amazon. L’enorme struttura è ormai visibile da gran parte dei punti panoramici della città pur non essendo ancora completa. Il capannone, la cui realizzazione è da parte della Engineering 2K, ospiterà uno dei più grandi poli logistici d’Europa del colosso statunitense dell’e-commerce. Lo scorso fine settimana, sono stati realizzati gli interventi alle condotte idriche per convogliare l’acqua al futuro insediamento. I lavori, secondo le stime, dovrebbero terminare tra poco più di un anno e, una volta terminato, il centro occuperà complessivamente 256mila metri quadri (in questa cifra vanno compresi anche i piazzali e le aree esterne) per un investimento da 248 milioni di euro.
A essere stravolto non è solo il panorama (l’insediamento che ha completamente inglobato i terreni dell’ex autoporto è visibile anche dall’entroterra), ma anche la viabilità che subirà alcune modifiche. In viale Germania sarà creata una strada d’accesso per i dipendenti, mentre a tir e furgoni dovrebbero essere riservate le rampe della Statale Trignina. Queste ultime sono rimaste di proprietà pubblica e gli interventi di riqualificazione saranno spese della Engineering 2K. I timori in questo caso riguardano un’ulteriore saturazione della SS 650, già percorsa quotidianamente da centinaia di mezzi pesanti che fanno la spola tra A1 e A14, e del casello autostradale.
Nei mesi trascorsi dalle prime notizie sul nascente polo, si sommano le aspettative occupazionali del territorio. Sulla carta il progetto parla di 2500 occupati nella fase di avvio e 3150 a regime. A questi vanno aggiunti altri 800 posti circa nel polo più piccolo in programma nella zona industriale di Termoli che sarà destinato ai grandi volumi. Questi numeri comprendono anche le maestranze al lavoro per costruire il centro, ma comunque le cifre resteranno importanti. Le citate aspettative ultimamente si sono fatte ancora più forti a fronte delle difficoltà che il settore trainante dell’automotive sta vivendo, ma per reddito, tipologia di contratti e garanzie, sarà difficile considerare equivalenti le due tipologie di occupazione.