Ultimi giorni per completare le liste elettorali: il termine per presentare le candidature alle Amministrative del 3 e 4 ottobre è alle 12 di sabato 4 settembre.
Nel Vastese, oltre agli elettori della città di riferimento del territorio, Vasto, saranno chiamati alle urne i cittadini di altre otto località: Casalanguida, Casalbordino, Carunchio, Celenza sul Trigno, Dogliola, Lentella, Scerni e Tufillo. Al netto di un paio di Comuni nei quali la matassa si sta rivelando particolarmente difficile da sbrogliare, la situazione ormai sembra essere delineata.
CORSA “QUASI” SOLITARIA – Difficoltà comune (dalle numerose cause) soprattutto nei centri più piccoli è quella nel trovare la disponibilità dei cittadini a impegnarsi per i prossimi cinque anni. Così, se fino a qualche tempo fa, nei paesi la contrapposizione politica era viva e particolarmente sentita (in alcuni casi anche troppo) e sfociava nelle classiche due liste con un eventuale terzo incomodo, oggi in alcuni centri a malapena si riesce a chiuderne una. Potrebbe essere questo il caso di Carunchio e Tufillo.
A Carunchio Gianfranco D’Isabella correrà per il terzo mandato consecutivo dopo la larga vittoria del 2016 (con il 57,04%) su Antonio Turdò. Ad oggi, quella dell’attuale primo cittadino pare essere l’unica lista ai nastri di partenza.
La stessa situazione si registra a Tufillo dove Ernano Marcovecchio (già sindaco dal 1997 al 2006) non dovrebbe avere competitor e problemi per un secondo mandato. La lista di Marcovecchio, Scelte Partecipate, cinque anni fa, da unica in corsa, riuscì nell’impresa di raggiungere e superare il quorum (alle urne si recò il 53,97% degli aventi diritto) evitando il rischio commissariamento. Quest’anno nei comuni in cui ci sarà una sola lista, il quorum è fissato al 40% degli aventi diritto e nel totale non saranno compresi gli elettori iscritti all’Aire (i residenti all’estero che inevitabilmente innalzavano la soglia di sbarramento rendendo concreto il rischio commissariamento, come accaduto a Fraine nel 2016); saranno, inoltre, eletti tutti i candidati dell’eventuale unica lista.
Come titolo di paragrafo suggerisce, la corsa di D’Isabella e Marcovecchio – senza colpi di scena dell’ultima ora – sarà quasi solitaria. A quella principale potrebbe infatti affiancarsi una seconda lista messa su dagli stessi animatori anche per evitare l’elezione in consiglio di eventuali candidati riconducibili alle forze dell’ordine alla ricerca del mese di permesso per svolgere la campagna elettorale. L’ormai consolidata abitudine di presentare liste nei comuni al di sotto dei mille abitanti da parte soprattutto di appartenenti alla polizia penitenziaria era stata messa a rischio dalla stessa legge che ha abbassato il quorum al 40%. Questa inizialmente prevedeva la presentazione di 20 firme di elettori a sostegno della lista, ma tale novità è poi sparita nel testo finale.
CORSA A DUE – I giochi sembrano ormai fatti a Casalbordino dove riandrà in scena la partita tra l’uscente Filippo Marinucci e Alessandro Santoro (Il Sole). Nel 2016, Marinucci (Per Casalbordino) la spuntò con il 40,19% sugli altri tre competitor (oltre a Santoro che prese il 32,29% c’erano anche Antinoro Piscicelli, 23,13%, e Mariano Palma del M5S, 4,39%). Quest’anno, a liste dimezzate, insieme al primo cittadino uscente corrono anche alcuni esponenti del centrosinistra e il nome della lista cambia in Sempre per Casalbordino.
A Scerni si cerca il successore di Alfonso Ottaviano. Il sindaco dopo un solo mandato non si ricandiderà per incompatibilità con il proprio ruolo all’interno della Cia. L’attuale squadra di maggioranza potrebbe pescare all’interno della giunta o valutare una figura esterna, il nodo è ancora da sciogliere. L’opposizione ha invece individuato nel consigliere Daniele Carlucci (ex assessore della precedente giunta Pomponio) il proprio candidato sindaco che correrà a capo della lista civica Scerni Protagonista.
Interessante la partita che si giocherà a Dogliola tra due candidati entrambi storicamente provenienti dall’area di centrosinistra. L’attuale sindaco Rocco D’Adamio cerca il terzo mandato consecutivo con la lista Dogliola Futura. A sfidarlo sarà Giovanni Giammichele che ha guidato il paese dal 2001 al 2011 e che ha ricoperto la carica di vicesindaco durante il primo mandato proprio di D’Adamio (2011-2016). Giammichele guiderà la lista Dogliola Rinasce.
A Casalanguida, anche se manca ancora l’ufficialità, Luca Conti cercherà la conferma dopo l’elezione del 2016 quando fu uno dei più giovani sindaci eletti (23 anni). Cinque anni fa si impose con il 52,65% dei voti su Nino Santovito. A sfidarlo, secondo i rumors, dovrebbe essere l’ex presidente del Cus Chieti, Mario Di Marco.
I NODI ANCORA DA SCIOGLIERE – Nello scacchiere più o meno definito del Vastese sono due i Comuni dove regna ancora l’incertezza.
A Celenza sul Trigno è ancora in forse la ricandidatura di Walter Di Laudo al primo mandato che cinque anni fa si affermò con il 56,52% dei voti sull’ex sindaco Andrea Venosini (dopo alcuni mesi di commissariamento). Non è escluso che il 3 e 4 ottobre rivada in scena la stessa sfida.
Situazione più complessa a Lentella, dove il Partito Democratico (questo è l’unico piccolo centro in cui finora il partito è stato presente alle Amministrative con il simbolo e non in una lista civica) è alle prese con la successione di Carlo Moro, arrivato alla scadenza del terzo mandato consecutivo, e con la difficile scelta del candidato sindaco tra i componenti della giunta o una terza figura. A pochi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste, non si può escludere nessuno scenario, neanche quello di una dolorosa spaccatura.