Lo stop anticipato all’isola pedonale di Vasto Marina [LEGGI] riporta d’attualità il tema dell’utilità di questo provvedimento. La chiusura al traffico di un tratto di viale Dalmazia è vissuta con sentimenti contrastanti dalle diverse entità coinvolte. Negli anni non è mancato il dibattito e la soluzione adottata da qualche anno a questa parte, una chiusura “leggera”, non sembra convincere tutti. Sul tema il Consorzio Vivere Vasto Marina, che riunisce gran parte degli operatori della riviera, he le idee chiare.
“L’isola pedonale, così com’è, non è funzionale“, spiega Piergiorgio Molino, presidente del Consorzio. “Serve riprogettare tutta la gestione di Vasto Marina nei mesi estivi partendo dall’area dell’ex stazione ferroviaria“. Ed è proprio sull’ex scalo di piazza Fiume, dove passa la pista ciclopedonale, si concentrano le attenzioni per dare una nuova vita al litorale vastese.
“La progettazione dell’area della vecchia stazione è propedeutica a tutte le azioni di sviluppo che possono essere fatte per Vasto Marina“, spiega Molino. L’area è ancora di proprietà di Ferrovie Italiane ma, come per gli altri tre scali dismessi della Costa dei Trabocchi, si cercano strade per un’acquisizione da parte della provincia così da sbloccarne la riqualificazione. “Parliamo di un’area molto estesa dove possono essere realizzati parcheggi, anche sotterranei o sopraelevati, e un polmone verde con un’area eventi in posizione strategica. Nel Consorzio stiamo anche valutando dei progetti concreti perché siamo consapevoli che, proprio partendo dall’ex stazione, si gioca tutto il resto“.
Risolvendo la questione dei parcheggi e dell’accesso alla Marina ecco che le aree pedonali diventerebbero una reale opportunità e non sarebbero vissute da molti, come accade ora, come un peso e una limitazione. A patto, però, di rendere le zone di chiusura al traffico più belle e accoglienti. “Dobbiamo lavorare sul bello – sottolinea il presidente del Consorzio -. Per vendere turisticamente un territorio va reso bello e appetibile”.
E poi ci sono altre soluzioni che riguardano la zona della Bagnante, magari realizzando un collegamento tra la ciclopedonale e il lungomare, e la possibilità di recuperare altri spazi ora inutilizzati come aree parcheggio che rendano facile e comodo l’arrivo a Vasto Marina. “Siamo consapevoli – aggiunge Molino – che si tratta di progetti ambiziosi e importanti ma solo puntando in alto le cose possono essere realizzate. Certo, servono anche tanti soldi, ma quando ci sono progetti concreti di cui si percepisce il valore, le soluzioni per realizzarli si trovano. Da parte nostra c’è grande attenzione al tema e siamo pronti a fare la nostra parte”.