Aggiornamento ore 20.00 – La pioggia copiosa ha definitivamente spento l’incendio.
Aggiornamento ore 19.00 – A dare una grossa mano alle forze in campo per fronteggiare l’incendio è finalmente arrivata la pioggia. Le precipitazioni nell’Alto Vastese, a dire il vero, erano iniziate già da qualche ora, ma non nella zona coinvolta dal rogo. Ora, la pioggia è iniziata a scendere anche sull’incendio.
Aggiornamento ore 18.00 – Sono due i fronti ancora attivi a Castiglione Messer Marino ed è lì che si stanno concentrando le attenzioni delle squadre antincendio. A dare manforte ai vigili del fuoco di Vasto sono arrivati anche i colleghi del comando provinciale di Chieti. Sul posto anche diversi gruppi di protezione civile del Vastese. Da circa un’ora è terminato il lavoro dei mezzi aerei e si va avanti con le operazioni di spegnimento da terra.
Aggiornamento ore 17.00 – L’arrivo della pioggia potrebbe dare una svolta alle operazioni di spegnimento dell’incendio che da due giorni sta attanagliando Castiglione Messer Marino. I mezzi aerei, nel corso del pomeriggio, hanno dovuto cambiare il luogo di carico dell’acqua, spostandosi nel lago del Liscione, in Molise.
Al momento le squadre a terra sono impegnate nello spegnere un fronte di fuoco lungo la provinciale 212.
Aggiornamento ore 16.15 – Continuano senza sosta le operazioni nella zona di Castiglione. I focolai continuano a riprendere vigore a causa del vento, nonostante l’incessante lavoro dei mezzi aerei e di vigili del fuoco e protezione civile a terra. Sul posto anche i carabinieri e i carabinieri forestali.
Aggiornamento ore 12.15 – Con i canadair sta operando anche l’elicottero Erickson, che riesce a garantire una miglior precisione nei lanci di acqua e liquido estinguente per raggiungere tutti i focolai. Il forte vento sta rendendo però complicate le operazioni perchè continua ad alimentare le fiamme. A rischio c’è anche la pineta di monte Castel Fraiano.
C’è molta apprensione in una serie di attività agricole della zona con i cittadini che stanno supportando vigili del fuoco e protezione civile. In località Colle Trimarino – riferisce il collega Francesco Bottone [LEGGI] – c’è anche la collaborazione di nonna Antonietta per salvare l’apiario del nipote minacciato dalle fiamme.
Aggiornamento ore 11.15 – È in arrivo anche un elicottero Erickson, decollato pochi minuti fa da L’Aquila, per proseguire nelle operazioni di spegnimento e bonifica del territorio.
Per poter operare in sicurezza l’amministrazione comunale di Castiglione M.M. comunica che è chiusa al transito la provinciale 212 di collegamento con Agnone.
Aggiornamento ore 10.30 – Continua il lavoro dei mezzi aerei e delle squadre a terra per domare l’incendio. Secondo una prima stima, fatta dal sindaco di Castiglione Messer Marino, Felice Magnacca, che da ieri sta seguendo le operazioni, ad andare a fuoco sono stati oltre 150 ettari di vegetazione nella zona di località Mancinella.
I lanci dei canadair stanno dando una decisa svolta alle operazioni di spegnimento, supportate dalle squadre a terra. I mezzi aerei, che questa mattina sono decollati da Roma, continuano a scaricare acqua così da spegnere anche gli ultimi focolai ed evitare che le fiamme possano riprendere vigore.
La prima notizia. Sono state ore di apprensione quelle notturne a Castiglione Messer Marino dove da ieri un esteso incendio sta interessando la zona al confine con Belmonte del Sannio. Per tutta la notte i vigili del fuoco con il supporto della protezione civile hanno presidiato le zone più a rischio, dove sono presenti stalle e abitazioni.
Nella giornata di ieri era stato messo sotto controllo il fronte a monte della vallata interessata dalle fiamme, utilizzando le strade di servizio agli impianti eolici per avvicinarsi ai roghi. Più complicata la situazione a valle, vista la natura impervia del terreno e l’ampio fronte del fuoco. Solo nel pomeriggio erano arrivati un canadair e un elicottero, dirottati dal grande incendio nella zona di Atessa. Nonostante diversi lanci di acqua e liquido estinguente in serata rimanevano ancora diversi focolai.
Per questo è stato disposto un piano di monitoraggio e controllo nelle zone più a rischio, proteggendo così la popolazione. Nella notte le fiamme hanno ripreso vigore e, alle prime luci dell’alba, è ripreso il lavoro delle squadre a terra. E tornano i canadair per poter definitivamente completare le operazioni di spegnimento. Un primo aereo, CAN26, è decollato alle 7 da Roma e ha già effettuato diversi lanci, tornano a caricare acqua al lago di Bomba. Da pochi minuti è arrivao anche un secondo aereo, CAN28, che ha iniziato ad operare.