La questione ambientale continua a tenere banco nello scenario politico locale, con proposte vecchie e nuove che, complici anche le imminenti elezioni amministrative, si fanno strada nei programmi delle compagini pronte a scendere in campo. Proposte che, non sempre, incontrano il pieno favore delle frange ambientaliste del territorio. Ne è una dimostrazione il comunicato di Stefano Taglioli, responsabile del Gruppo Fratino Vasto, che, dice, “nel leggere varie interviste e dichiarazioni sulle questioni ambientali, come credo altri ecologisti”, vive “una specie di sdoppiamento”.
“Da una parte – dichiara Taglioli – il piacere della notevole attenzione che le tematiche ambientali suscitano e, d’altro canto, notevoli perplessità fra quanto dichiarato e il riscontro sul campo. Leggo, esempio, da conferenza stampa di Sinistra per Vasto, di annunci su Biciplan e bike lane come se tutto fosse già operante. Perché tale sembra se non si specifica che uno, il Biciplan, è ancora tutto su carta, e la realizzazione di bikelane si limitano, per ora, a Viale Perth dove, tra l’altro, sono in parte già cancellate da lavori su asfalto. Così come mi riesce difficile immaginare, stante la precaria situazione del verde pubblico in città per la mancata applicazione del Regolamento del Verde, pensare alla Villa Comunale come ‘centro di propulsione per le sfide culturali della città’. Niente di grave, siamo in campagna elettorale e qualche forzatura ci può stare, ma compito degli ecologisti è anche fare doverosa info, pur senza scendere, ovvio, nella competizione elettorale.
Così come leggo, da dichiarazioni del sindaco – sottolinea – di fototrappole collocate in zona interessata al recente incendio a Punta Aderci. Avendole utilizzate per censimenti faunistici, quando lavoravo nella Riserva, mi viene spontaneo chiedere chi le ha messe (il gestore della Riserva o il Comune?) e di quale tipo trattasi: tecnicamente non è cosa da poco. È ovvio che non si può scendere in altri dettagli per le indagini in corso, ma solo questo ritengo si possa specificare, giusto per info e per avere contezza se quanto dichiarato dopo il recente incendio possa veramente contribuire ad arrestare i criminali piromani. Leggo ancora di sorveglianza H24 in riserva: bene! La cosa era stata ripetutamente sollecitata dal sottoscritto a Comune e gestore della Riserva almeno nei pochi giorni a (prevedibilissimo) rischio incendio. La sola gradita risposta è venuta dalla Protezione Civile che ringrazio. Su H24 prendo atto con piacere, ma, mi permetto affermare, sarebbe stato meglio attivarsi prima!
Così come non leggo invece – prosegue – niente dell’utilizzo dei fondi regionali per l’incendio del 2020 che, tra le altre cose, sarebbero potuti servire anche in una strategia contro i delinquenti incendiari. Mi limito a questo, sperando che la campagna elettorale da parte della attuale maggioranza sia più precisa sulle questioni ambientali di cui ho qualche competenza. Così come spero di leggere, da parte di tutti coloro che partecipano alle prossime votazioni, al netto di sterili polemiche partitiche e non (come la incredibile confusione che ancora qualcuno fa fra associazioni e gestori di aree protette!) interventi più corposi sulle tematiche ambientali. Corposi non in cose irrealizzabili (come i tapis roulant fra il centro e la marina…), ma in progetti mirati e subito realizzabili. Come, in tema di aree protette, il decollo della Riserva di Casarsa, la gestione antropica (oggi insostenibile) di Punta Aderci e gli interventi sulla di fatto ‘inutilizzata’ Riserva Marina di Vasto, se non da qualche volontario ecologista per censimenti e controlli faunistici”.