Un incontro per approfondire la figura di Luciano Tosone, ingegnere ed artista vastese scomparso nel 2004, nella ricorrenza dei 100 anni dalla nascita. Ad organizzarlo è la Società Vastese di Storia Patria, con il patrocinio del Comune di Vasto, giovedì 26 agosto, alle 19, nei Giardini di Palazzo d’Avalos.
“100 anni di Luciano Tosone – Progettista, intellettuale , artista” è il titolo dell’incontro che sarà aperto dai saluti del sindaco di Vasto, Francesco Menna e dall’introduzione della prof. Gabriella Izzi Benedetti che modererà l’incontro.
Poi ci saranno l’intervento dell’architetto Luigi Scarano Tosone e le testimonianze dell’architetto Michele D’Annunzio e del giornalista Valeriano Moretti. Letture a cura delle professoresse Letizia Daniele, Simona Cieri, Raffaella Zaccagna e del dottor Davide Giacon. Proiezioni e filmati a cura dell’architetto Luigi Scarano Tosone.
Su Luciano Tosone artista così scrive il critico d’arte Paolo Levi:
“Luciano Tosone (1921-2004) coniuga, in modo mirato, segno preparatorio e colore. In ogni sua composizione si ha sempre la sensazione del movimento. Egli è pittore antimetafisico per eccellenza, è magnificamente maestro delle presenze e delle rivisitazioni. Quelle dei sogni.
Per il nostro maestro di Vasto, la ritmicità è il motivo dominante di ogni sua composizione. La ritroviamo suadente in “Evviva Pulcinella” dipinto del 1966, omaggio all’infanzia, dove i bambini della borghesia e quelli delle classi meno abbienti godono insieme la presenza della maschera napoletana. Virtuoso padrone della tavolozza, Luciano Tosone riesce ad essere spettacolare e ritmico anche in forme che dovrebbero essere statiche. È questo il caso dell’opera dalle grandi dimensioni “Veneziani a Termoli dopo la tempesta” del 1985: le barche attraccate alla banchina, leggermente ricurve, le nubi in cielo, porgono uno scenario agitato, instabile.
Luciano Tosone è maestro nel dare rilievo a forme “forti”, essenzialmente fisiche, svolte con lirico pensiero. Ci si trova di fronte a una ricerca pittorica in cui sono fusi insieme, soprattutto, due momenti complementari: osservazione e fantasia. Egli è artista magnificamente coerente nel condurre a compimento i suoi sogni figurali ma, nel contempo, è uno straordinario eclettico. C’è, nella sua pagina pittorica, un curioso accordo fra mistero della vita e apparenza sensibile. Nulla in lui è conchiuso nella malinconia mediterranea, ma tutto, al contrario, è ravvivato da un sentimento sereno che sfiora la commedia umana, quella nostra, quotidiana.”