Le lungaggini burocratiche possono comportare che il padre di un genitore separato debba attendere molto tempo prima di poter rivedere suo figlio. Lo riferisce Antonio Borromeo, presidente dell’associazione Papi Gump che si prepara a inscenare una nuova protesta davanti al municipio di Vasto.
L’iniziativa plateale scaturisce da una vicenda portata all’attenzione del sodalizio che sostiene la bigenitorialità. Un provvedimento “del giudice minorile”, scrive in una nota Borromeo, “stabilisce che il figlio di appena tre anni incontri il padre due volte alla settimana, con un calendario preciso. Il provvedimento è stato affidato ai Servizi sociali del Comune di Vasto per garantire detto impegno. Dopo quasi due mesi di inutile e pesante tentativo di vedere il figlio, il genitore si è rivolto alla nostra associazione Papi Gump. L’associazione, dopo aver verificato fatti e documenti, si è rivolta al Comune di Vasto per fare eseguire l’ordine del giudice. Qui il caso, tra disinteresse politico-amministrativo, omissioni, ritardi e ferie comandate, finisce nel solito groviglio della burocrazia”, sostiene Borromeo.
“Un Comune, bene organizzato, programma le ferie secondo le esigenze della società, garantendo la continuità dei servizi tutti e di quelli essenziali per primi. Solo le insistenze da parte dell’associazione hanno permesso di far incontrare padre e figlio per alcune ore durante la settimana scorsa dopo due lunghi mesi. Ciò nonostante, dopo il primo incontro, il servizio è stato interrotto per le ferie di altro personale. Così – afferma – il diritto è stato rimandato alla fine delle ferie”.
“Noi sappiamo che i servizi pubblici non possono essere interrotti o ritardati, lo dice la legge, specialmente quando riguardano la salute, la sicurezza sociale e i rapporti previsti in sentenza o ordinanza del giudice minorile. Il disservizio del Comune di Vasto”, dice Borromeo, “ha impedito al padre di incontrare il figlio di tre anni secondo una disposizione del giudice. La normativa di cui alla legge 241/90, come modificata e integrata dalla legge 35/2012, ha chiaramente stabilito che il Comune deve nominare un sostituto, in caso di assenza e impedimento del titolare”.
“La collettività ha diritto a funzioni, servizi adeguati, capaci, competenti e soprattutto rispettosi del danaro pubblico. Per questo motivo, da venerdì 20 agosto protesterò davanti al municipio di Vasto ad oltranza”, annuncia il presidente di Papi Gump, “e saremo pronti a proseguire la battaglia nelle sedi nelle quali la legge prevarrà”.
Zonalocale ha chiesto all’amministrazione comunale una risposta alle questioni sollevate dall’associazione. Domani la replica dell’assessorato alle Politiche sociali sarà affidata a un comunicato stampa.