La Lega si riorganizza. Il partito che a Vasto ha subito le peggiori conseguenze dai ritardi del centrodestra nella scelta del candidato sindaco ricostruisce il proprio vertice locale. Lo fa istituendo una task force composta dal nuovo coordinatore, il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco, dal vice coordinatore, Angelo Paladino, dalla consigliera regionale Sabrina Bocchino e dal responsabile provinciale enti locali, Federico Di Palma.
L’ultima novità è il rientro dell’avvocato Paladino, che negli anni scorsi era stato portavoce cittadino di Noi con Salvini, e “possiede – afferma D’Incecco – le giuste competenze, politiche e professionali, miste a un fondamentale spirito di servizio e ad un innato senso di responsabilità per completare la squadra che sta operando a tutela del territorio vastese e per riportare la giusta attenzione per le necessità delle persone, soprattutto in questa delicata fase di ripartenza post pandemia”.
Il partito di Salvini a Vasto si è spaccato. Un pezzo del circolo cittadino si è alleato con Alessandra Notaro, candidata sindaca della coalizione composta da La Buona Stagione, Vasto in Azione e Per Vasto. Quest’ultima è la lista civica fondata dai dissidenti leghisti, tra cui l’ormai ex coordinatore, Arnaldo Tascione, i consiglieri comunali Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro e l’ex presidente del Consiglio regionale e sindaco dal 1993 al 2000, Giuseppe Tagliente. Se Notaro vincerà le elezioni, Cappa sarà vice sindaca.
Il centrodestra, invece, punta su Guido Giangiacomo. Il consigliere comunale di Forza Italia, già aspirante primo cittadino nel 2006, è sostenuto da tutte le forze politiche della coalizione e da una serie di movimenti. È nota la sua rivalità politica con Tagliente. Il derby della destra è una delle incognite di queste elezioni.