Uno ha compiuto 40 anni lo scorso 15 aprile, l’altro ne compirà 66 il prossimo 12 novembre. Uno è un giovane assicuratore, l’altro è un navigato avvocato. Uno è il volto nuovo della politica democratica frentana, l’altro è l’ex sindaco, in carica dal 2001 al 2011.
Parliamo di Leo Marongiu e Filippo Paolini, i principali competitors che si affronteranno nelle elezioni amministrative del prossimo 3 e 4 ottobre che rinnoveranno il consiglio comunale a Lanciano. Candidati delle coalizioni rispettivamente di centrosinistra e centrodestra, si preparano ad affrontare una campagna elettorale complicata, strana, senza dubbio nuova, dopo il difficile periodo della pandemia.
Marongiu, dopo aver convinto anche Dora Bendotti e Giacinto Verna a correre insieme a lui, sarà appoggiato da 5 liste, in testa quella del Pd, ed ha promesso un giusto mix tra esperienza e volti nuovi. Paolini, fresco di nomina come candidato unico del centrodestra, ha lavorato di fino negli ultimi mesi e, mentre si susseguivano uno dietro l’altro i tavoli dei vertici del centrodestra, è rimasto calmo, serafico, dietro le quinte, in attesa della chiamata, una volta messi da parte tutti i nomi proposti dai vari partiti dalla scorsa primavera. Potrebbe essere sostenuto da 7 o 8 liste. Ci saranno tutti partiti di centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc) ed i movimenti civici che, dopo un iniziale tentennamento, hanno deciso di correre con lui e per lui, in primis Libertà in Azione di Tonia [mar_dx] Paolucci. Quello che era nato come un nuovo Polo civico, è diventato una grosse koalition che ha portato all’unità del centrodestra, seppur dopo mesi di incertezze ed intese sfumate.
Sapranno i due candidati mettere a bada le diverse anime che formano gli intricati puzzle dei due schieramenti? In gioco c’è non solo un avvincente scontro elettorale, ma soprattutto il governo di una città che ha fortemente bisogno di uscire dalla crisi pandemica dopo quasi due anni di ristrettezze e difficoltà sociali, sanitarie ed economiche.
Passato Ferragosto, la campagna elettorale può ufficialmente iniziare.