Nasce da un progetto dell’associazione lancianese “Uomo: patrimonio da salvare”, l’evento di venerdì 13 agosto, che avrà come protagonista Francesco Baccini, in concerto a Rocca San Giovanni in Piazza degli Eroi, alle 21.30. L’esibizione, con ingresso gratuito nel rispetto delle normative anti-Covid, è frutto di una collaborazione tra l’associazione frentana, il liceo classico di Lanciano e lo stesso Baccini. L’evento è inserito nel calendario dell’Estate Roccolana e ha il Patrocinio del Comune di Rocca San Giovanni.
“Dopo lungo periodo di stop legato all’emergenza Covid – racconta Alessandra Di Labio, fondatrice del sodalizio insieme a Cristiana Antonelli – con l’associazione abbiamo partecipato, come facciamo tutti gli anni, al Maggio dei Libri. Al progetto hanno partecipato due classi del liceo classico di Lanciano, la 4ª C e la 5ª B. Il tema di quest’anno – sottolinea – era l’amore in Dante e, lo special guest della nostra giornata telematica, è stato il cantautore genovese Francesco Baccini, che si è rivelato una persona molto disponibile e che si è prestato a trascorrere questa giornata con i ragazzi parlando di amore.
Giornata in cui, insieme agli studenti – spiega – abbiamo fatto un percorso particolare partendo dall’amore che ti eleva, quindi quello di Dante per Beatrice, fino ad arrivare all’amore che ti condanna, alle violenze e ai maltrattamenti. Baccini è rimasto molto colpito dalla maturità dimostrata dai ragazzi ed è voluto rimanere in contatto con loro”. E sono stati proprio gli studenti a contattare il cantautore, che si è reso disponibile per il concerto in Abruzzo.
“La nostra associazione ha iniziato a muovere i primi passi con il volontariato in carcere, ma il sodalizio vero e proprio è nato nel 2019 – spiega la Di Labio -. Nel 2017, abbiamo vinto un premio nazionale durante il Maggio dei Libri con un progetto realizzato proprio con i detenuti. Questo è stato il punto di partenza della nostra associazione. Siamo state fortunate perché non appena abbiamo iniziato la nostra attività, siamo state contattate anche dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lanciano e abbiamo iniziato con le ‘conversazioni del venerdì’, che sono state un trampolino di lancio per le nostre iniziative.
Il Covid – afferma – togliendo tempo al lavoro in carcere, dove nel corso del lockdown era impossibile recarsi, ci ha permesso di dedicarci un po’ di più alla cultura che, insieme all’istruzione, è stata sempre uno dei nostri obiettivi. Sono attività di cui ci siamo sempre occupate: prima il sociale, poi l’istruzione, la cultura e adesso anche la musica, che è comunque un patrimonio da salvare. Con l’amministrazione comunale abbiamo organizzato anche vari incontri nelle scuole per parlare, ad esempio, di legalità e delle nostre esperienze lavorative e di vita”.
Il cantautore – “Francesco Baccini è una delle personalità più forti che la musica italiana ci abbia regalato negli anni Ottanta e Novanta. Spirito ribelle, poco incline al farsi imbavagliare o mettere il guinzaglio, ha costruito una carriera guardando ai grandi modelli di Guccini e De André, rimanendo fuori dall’industria discografica canonica ma riuscendo comunque a farsi apprezzare da molti. Nato a Genova il 4 ottobre 1960, fin da bambino si appassiona alla musica e studia pianoforte. Dopo aver studiato per diverso tempo i compositori classici, a 20 anni inizia a scoprire la musica leggera e il rock. Pubblica il suo primo album, ‘Cartoons’, nel 1989. Conquista subito una Targa Tenco per la Migliore opera prima. Dopo questo primo grande successo, almeno di critica, pubblica il suo secondo disco, ‘Il pianoforte non è il mio forte’, da cui è tratto il famoso singolo, ‘Le donne di Modena‘. Il suo più grande successo a livello commerciale è però il brano ‘Sotto questo sole‘ del 1990, in coppia con Paolo Belli e i Ladri di Biciclette. Un pezzo che gli permette di aggiudicarsi il Festivalbar di quell’anno. Il successivo disco, ‘Nomi e cognomi’ del 1992, lo conferma come principale erede della scuola genovese dei cantautori, grazie anche a singoli come Giulio Andreotti, carico di satira politica negli anni dello scoppio di Tangentopoli. L’anno dopo pubblica un nuovo lavoro, Nudo, da cui è tratta un’altra delle sue canzoni più famose: ‘Ho voglia d’innamorarmi’. Dopo un periodo di silenzio, torna a sorpresa al Festival di Sanremo 1997, su invito della sua casa discografica, con il brano ‘Senza tù’, una parodia ironica dei pezzi tipicamente presentati sul palco dell’Ariston.
Il nuovo millennio si apre con l’album ‘Forza Francesco!’ che gli causa problemi con la sua etichetta, tanto da essere messo in pochi mesi fuori catalogo. Finito improvvisamente ai margini dell’industria musicale, torna a farsi vedere dal grande pubblico nel 2006, affiancando Povia nel duetto su ‘Vorrei avere il becco’ al Festival di Sanremo. Tra i lavori più interessanti degli anni più recenti va segnalato l’album ‘Baccini canta Tenco’, in cui rivisita alcuni brani del celebre cantautore genovese. Nel 2018 ha recitato nel film ‘Credo in un solo padre’ e ne ha composto anche la colonna sonora. Continua inoltre a portare in giro la sua musica con numerosi concerti in tutta Italia (fonte: NotizieMusica.it)”.