“Vasto è abbandonata, è emarginata. La provincia di Chieti non si ferma alla Val di Sangro”. Alessandra Notaro lancia la sfida contro Francesco Menna e l’amministrazione di centrosinistra, ma anche contro il centrodestra, che governa la Regione Abruzzo. Lo fa nel giorno in cui inaugura il suo comitato elettorale in viale D’Annunzio. “Siamo stati isolati come territorio e in tutte le istituzioni sovraordinate. Non siamo in grado di chiedere una rete acquedottistica decente. Non siamo in grado di mantenere il Tribunale. Non siamo in grado? Loro non sono in grado”.
Innesca l’applauso conclusivo dei simpatizzanti con la promessa che vogliono sentire: “Andremo di sicuro al ballottaggio. E lì vedremo chi è alternativo a Francesco Menna”.
Prima di lei avevano preso la parola il consigliere comunale Davide D’Alessandro, il coordinatore di Vasto in Azione, Gaetano Fuiano, gli ex forzisti Massimiliano Zocaro e Veronica Ventrella, poi Alessandra Cappa che, nel ticket che i sostenitori hanno voluto chiamare Alessandra al quadrato, sarà vicesindaca se Notaro vincerà le elezioni.
Per D’Alessandro, il sindaco, Francesco Menna, è in realtà “candidato alle regionali”, mentre Alessandra Notaro si candida con l’intenzione di svolgere il ruolo di prima cittadina per tutto il quinquennio. Questo “è un fatto storico: la prima donna sindaco di Vasto”, sottolinea D’Alessandro, che sul ricambio generazionale attacca l’amministrazione di centrosinistra: “Qui i giovani non sono specchietti per le allodole per coprire gli ottantenni”. Cappa respinge le accuse di chi descrive Alessandra al quadrato come una coalizione di livorosi, ma “non ci sfugge che chi ci teme dica che siamo gli scontenti di due coalizioni” e rovescia la prospettiva perché questa è, secondo lei, la coalizione del cambiamento.