I cinquemila euro del Premio Silvio Petroro li devolverà all’ospedale San Pio da Pietrecina di Vasto “per la tenacia, la dedizione, il senso del dovere e la capacità di sacrificio con cui gli operatori sanitari si sono prodigati in questo difficile momento caratterizzato dalla pandemia da Covid-19”. Un gesto, quello di Gianni Letta, accolto dall’applauso del pubblico di piazza del Popolo, la naturale terrazza sul Golfo di Vasto che ha fatto da teatro, ieri sera, all’edizione numero 46 della Festa del ritorno.
L’evento, che vuole essere un momento di incontro con chi ha lasciato la propria terra natia e un riconoscimento per tutti coloro che hanno portato in alto il nome di Vasto e dell’Abruzzo in Italia e all’estero, è organizzato dall’associazione Pro emigranti abruzzesi nel mondo, fondata da Silvio Petroro e ora presieduta dal figlio Gianni.
Condotta dai giornalisti Paola Cerella nel ruolo di presentatrice e da Gianni Quagliarella in veste di moderatore, la serata ha avuto due ospiti d’onore: Gianni Letta, politico e giornalista di caratura nazionale, e Orietta Berti, reduce dalla performance sanremese e dalla collaborazione con Fedez e Achille Lauro nella canzone estiva intitolata Mille.
Nativo di Avezzano, Letta negli anni Ottanta è stato direttore del quotidiano Il Tempo, prima di passare alle reti Mediaset e di fare il grande salto ai vertici della politica in concomitanza con la discesa in campo, nel 1994, di Silvio Berlusconi. Sul palco della Festa del ritorno, sollecitato dalle domande di Quagliarella, racconta di essere stato lui a volere, nel ’94 e poi nel 2001 e nel 2008, gli anni delle tre vittorie elettorali dell’ex Cavaliere, il ruolo di sottosegretario e non quello di ministro o di vicepresidente del Consiglio, perché “non volevo un ruolo politico, ma istituzionale. Volevo essere super partes e avere un ruolo di raccordo tra i vertici delle istituzioni. Per questo – rivela – ho detto al presidente Berlusconi: accetto la proposta, se mi consenti di dire quello che penso” sulle varie questioni attinenti al governo del Paese. “Poi sarai tu, da presidente del Consiglio, a prendere le decisioni. Ma io voglio conservare il mio ruolo al di sopra delle parti”. Così fu nella prima come nelle successive due esperienze a Palazzo Chigi.
Orietta Berti ormai è come se fosse vastese di adozione. Di recente, soprattutto in occasione della sua partecipazione al Festival di Sanremo, non mai mancato di menzionare Vasto e i suoi amici vastesi. Lo ha fatto spesso sui social, ma anche nelle interviste in cui ha rivelato che il segreto della sua voce cristallina è rappresentato dai peperoncini di Vasto, che lei mangia prima di cantare. Un rito che si è ripetuto a marzo al Teatro Ariston. E anche ieri sera in piazza del Popolo, dove i vastesi l’hanno accolta tra applausi e selfie.