Le misure correttive non convincono, così la magistratura contabile blocca la spesa del Comune di Cupello. La deliberazione del 23 luglio scorso della Corte dei conti conferma una “costante crisi di liquidità” e la “cronica difficoltà nel gestire e programmare i propri incassi e pagamenti” dell’ente. I magistrati Stefano Siragusa, Marco Villani, Francesca Paola Anelli e Giovanni Guida aggiungono che “le controdeduzioni fornite dall’amministrazione appaiono del tutto inidonee a superare le criticità evidenziate. Nello specifico, la Sezione non può non evidenziare la mancata indicazione da parte del Comune di misure correttive concrete volte a incrementare il flusso in entrata e a razionalizzare la spesa corrente” esprimendo “forti perplessità in merito all’operazione di riaccertamento condotta”.
La situazione di squilibrio era già stata evidenziata nel mese di maggio dalla Corte dei conti che aveva chiesto contromosse per cautelare gli equilibri di bilancio. Il documento inviato dall’ente non ha convinto i magistrati che concludono: “Atteso l’accertamento di una situazione di strutturale squilibrio di bilancio, come risultante in parte motiva, tale per cui non sussiste una complessiva, idonea e attendibile copertura, nonché sostenibilità finanziaria delle spese, è preclusa l’attuazione dei programmi di spesa nei termini sopra esposti, sino all’adozione delle necessarie manovre correttive“. La deliberazione – comunicata al sindaco Graziana Di Florio e al presidente del consiglio comunale – è stata trasmessa anche al prefetto di Chieti e alla Procura della Corte dei conti.
IL COMMENTO DEL PD – Sulla delicata situazione dei conti cupellesi è intervenuto il circolo cupellese del Partito Democratico che esprime “sconcerto e preoccupazione”. “Abbiamo letto e riletto la deliberazione dei giudici contabili e abbiamo dovuto prendere atto ancora una volta che l’amministrazione che guida la nostra cittadina è del tutto inadeguata al ruolo che i cupellesi le hanno assegnato. Di fronte all’immobilità dell’amministrazione nel porre in atto misure correttive e al mancato invio da parte del Comune della documentazione richiesta, la Corte dei conti non ha potuto far altro che decretare il ‘permanere di una grave confusione nella gestione della contabilità dell’ente’ e di ‘una situazione di strutturale squilibrio di bilancio (…) tale per cui non sussiste una complessiva, idonea e attendibile copertura, nonché sostenibilità finanziaria delle spese’. Una situazione di particolare gravità che ormai non può più essere taciuta o negata, né liquidata con la classica scusa per cui sarebbe ‘colpa delle amministrazioni precedenti’. Scusa che avrebbe del comico, visto che il governo della nostra cittadina compete alle stesse persone da ormai ben sette anni e che la Corte dei conti ha tenuto a specificare che le criticità evidenziate riguardano il periodo post 2018. Non si tratta più di semplici considerazioni personali o di faziosità, ma di atti e fatti acclarati da un organo, quale la Corte dei Conti, a cui è demandata la verifica sulla gestione finanziaria degli enti locali. Si tratta di parole chiare, ineccepibili e senza attenuanti, che attestano senza appello l’inconcludenza amministrativa e il modo confuso e imprudente di amministrare i conti del nostro Comune”.