“Se fosse accaduto di notte, parleremmo di morti e non di danni”. Ci sono rabbia e angoscia nelle parole dei residenti del Villaggio Siv perché quello che è successo oggi si ripete regolarmente – con effetti più o meno drammatici – da anni. Sembra che questi cittadini siano stati condannati a convivere con gli incendi, una circostanza che in quella zona non si può evitare, come un ineluttabile fato (qui il precedente del 2017, solo uno dei tanti).
Oggi in quell’angolo di territorio – più che altro terra di nessuno – è finita peggio rispetto agli altri anni: un appartamento è andato a fuoco a causa dei lapilli del rogo della collina che, sospinti dal vento, hanno incendiato la tenda parasole (pompieri e cittadini hanno evitato che il fuoco si propagasse al resto della palazzina) e una rimessa è stata completamente distrutta (salvate in extremis le auto). L’elicottero dei vigili del fuoco ha effettuato decine di lanci, molti dei quali sulle palazzine per evitare che fossero raggiunte dalle fiamme.
Quest’incendio pare essere partito dai terreni che costeggiano la strada provinciale che da San Salvo conduce a Cupello (non molto lontano dalla zona del rogo notturno del 4 agosto). “Erano circa le 14.30, grazie al vento ha impiegato cinque minuti per arrivare a ridosso delle abitazioni”, raccontano i residenti. In un attimo le fiamme altissime hanno scavalcato l’autostrada A14 – chiusa poi per diverse ore – incenerendo anche i terreni del futuro nuovo ospedale di contrada Pozzitello.
Tra le 15 e le 16 i momenti peggiori con i residenti fuori dalle case che bagnavano i propri giardini, le siepi, l’elicottero che scaricava sulle abitazioni, il fumo nelle strade.
“Li dovete prendere, queste terre vengono incendiate ogni anno”, dicono alcuni ai poliziotti e ai carabinieri presenti.
Ma sotto accusa – oltre a chi usa l’accendino in giornate proibitive – c’è anche la mancata manutenzione: “Ci sono terreni non puliti, pubblici e privati, per i quali c’è un continuo rimpallo di responsabilità ed ecco il risultato”.
La drammatica giornata si è conclusa tre le famiglie evacuate dalla palazzina; domani i vigili del fuoco faranno verifiche sullo stabile.
L’emergenza oggi è finita, ma con un’altra settimana da bollino rosso all’orizzonte nessuno è tranquillo.