Tra leghisti ed ex leghisti volano gli stracci. Trascorrono le settimane e, anche se alle elezioni mancano quasi due mesi, a destra sale la tensione.
Tra i dirigenti del Carroccio e i fuoriusciti lo scontro è durissimo. E rende difficile un eventuale accordo al ballottaggio tra la coalizione di Guido Giangiacomo e quella di Alessandra Notaro.
Inizia il segretario regionale del Carroccio, Luigi D’Eramo, nell’incontro pubblico con la ministra delle Disabilità, Erika Stefani, dice che “il centrodestra è uno e uno solo”, “la Lega è una e una sola”. Poi, in un’intervista al quotidiano Il Centro, lancia un messaggio diretto al consigliere regionale Manuele Marcovecchio e al coordinatore leghista di Vasto: devono candidarsi al Consiglio comunale di Vasto, in caso contrario sono fuori dal partito.
Gli risponde a distanza il consigliere comunale Davide D’Alessandro, che insieme alla sua collega Alessandra Cappa ha lasciato la Lega per confluire nella coalizione di Alessandra Notaro, in cui Cappa è leader della lista civica Pro Vasto.
“D’Eramo mostra i muscoli”, commenta. “Era già venuto a Vasto a rivendicare il candidato sindaco alla Lega, era già andato a Lanciano a rivendicare il candidato sindaco alla Lega. La Lega non ha il candidato sindaco né a Vasto, né a Lanciano”. “D’Eramo – attacca D’Alessandro – ha già mostrato i muscoli ad Avezzano, Chieti e in Puglia. Ha perso ad Avezzano, a Chieti e in Puglia”. Poi cita lo storico leader socialista Pietro Nenni: “Chi fa a gara a chi è più puro, troverà uno più puro che lo epura”.
La replica della portavoce leghista è stizzita: “D’Alessandro mente sapendo di mentire e sceglie la via più semplice, ovvero quella di non misurarsi alle elezioni di ottobre avendo perso, strada facendo, i benefattori che gli hanno consentito, facendo squadra dietro il suo nome, di sedere in Consiglio comunale”. Sulle elezioni comunali dello scorso anno in Abruzzo, commenta che “chi tradisce una volta, tradisce per sempre”. Di Alessandra Cappa dice che “ha ritenuto opportuno abbandonare la nave mentre la Lega cercava una sintesi con il resto della coalizione per candidarla a primo cittadino”. “Chiaro – afferma Sabrina Bocchino – è l’intento dei fuoriusciti della Lega di Vasto di confondere l’elettorato del Carroccio con mezzucci che definiscono la vera netura politica dei soggetti in questione, natura politica incline all’opportunismo e non all’appartenenza”.
La polemica non è finita, perché D’Alessandro risponde: “Faccio fatica a replicare a una persona indagata poco tempo fa, ma comprendo la presa d’aceto della Bocchino, che sia nel 2011, sia nel 2016, si è candidata due volte nella mia stessa lista civica arrivando a debita distanza senza essere eletta. Sempre partita per suonare, è rimasta puntualmente suonata. Lei e il suo capetto non possono decidere cosa devo fare io, se candidarmi o meno. Io non ho capetti. Quanto al tradimento, fossi in lei, userei altri termini. Se lei dice che chi tradisce una volta, tradisce sempre, vuol dire che è esperta in materia”. Il consigliere comunale conclude con un’altra citazione: “Oscar Luigi Scalfaro amava ripetere che chi getta polvere sugli altri, vuol dire che è già impolverato. Aveva ragione”.