Sessanta milioni di euro per i porti abruzzesi, ma Punta Penna non c’è. Solo i bacini di Pescara e Ortona rientrano nel Fondo per le infrastrutture portuali. Soldi che, però, sono destinati ai porti di rilievo nazionale. Quello di Vasto è regionale, quindi resta fuori da questi finanziamenti.
I fondi andranno agli scali di Pescara e Ortona, inseriti nell’Autorità di sistema portuale del Medio Adriatico, che comprende i porti di Ancona, Pesaro, San Benedetto del Tronto.
“Un risultato eccezionale”, afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “Insieme alla Regione Marche, infatti, abbiamo dovuto più volte respingere una proposta iniziale del Ministero letteralmente irricevibile, che avrebbe destinato circa 20 milioni all’intero sistema, di cui solo due ai porti abruzzesi. Nel documento finale, all’intero sistema marchigiano-abruzzese va una cifra otto volte superiore, mentre le risorse per Pescara e Ortona sono state moltiplicate per 30 volte. I nostri porti pagavano purtroppo una carenza di elaborazione progettuale che lo stesso Ministero delle Infrastrutture ha addebitato all’Autorità di sistema portuale. Abbiamo recuperato terreno e credibilità portando avanti proposte concrete e puntuali. In particolare, è stata data copertura ai progetti per Pescara e Ortona (circa 27 milioni complessivi) approvati nella tabella dello scorso anno, e per i quali il Mims si era impegnato a reperire le coperture. Altri 4 saranno destinati al Molo Martello di Ortona con fondi propri del Mims, mentre 30 milioni saranno destinati al primo stralcio del piano regolatore portuale di Ortona, a condizione di presentare il progetto da finanziare entro il 31 ottobre”.
Uno spiraglio per Vasto – “A questi interventi – annuncia Marsilio – se ne aggiungeranno altri con il prossimo ciclo 21-27 del Fondo Sviluppo e Coesione, che riguarderà anche i porti regionali; è un’occasione storica per lo sviluppo dell’economia regionale tutta intera”.
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