Si è tenuto stamattina a Chieti il presidio dei lavoratori delle cooperative sanitarie che rischiano pesanti esuberi dal taglio orario che la Asl intende applicare. Presenti oltre alle maestranze e ai sindacati anche i sindaci delle città che ospitano le principali strutture sanitarie della provincia dove le operano le cooperative come Chieti, Vasto, Gissi ecc.
L’esito della mattinata di protesta – durante la quale le sigle sindacali e una delegazione di lavoratori sono stati ricevuti dall’assessore Nicoletta Verì, dal direttore generale Asl, Thomas Schael, e da quello amministrativo Giovanni Stroppa – può dirsi, almeno, di apertura. Il prossimo 12 agosto le parti infatti torneranno a incontrarsi in un tavolo tecnico per discutere del percorso per riportare all’interno dell’azienda, tramite assunzione diretta, il personale necessario e gran parte delle attività socio sanitarie ora in appalto.
“Per la prima volta viene presa seriamente in esame la possibilità di reinternalizzare attività appaltate per dare un futuro stabile al personale delle cooperative impiegato presso le Asl – ha detto stamattina Verì – Desideriamo trovare il percorso più idoneo e nel rispetto delle regole per integrare questi lavoratori nelle nostre strutture, avendo per loro il rispetto che meritano”.
La Asl ha finora disposto l’assunzione a tempo determinato di 200 operatori socio sanitari, 82 dei quali già in servizio, grazie a un avviso pubblico che ha prodotto una graduatoria con 849 unità. Di altri cento sarà disposta l’assunzione a settembre. Sono inoltre in svolgimento le procedure del concorso per operatori socio sanitari destinato a fornire personale alle Asl di Teramo (capofila), Lanciano Vasto Chieti e Avezzano Sulmona L’Aquila. Entro un mese, inoltre, l’azienda teatina aderirà alla convenzione Consip denominata “Servizi di pulizia, sanificazione e altri servizi” con la previsione di una clausola sociale che dovrebbe comportare l’assorbimento di ulteriori lavoratori.
“La manifestazione di stamattina – ha aggiunto Verì – è stata importante per far emergere e condividere i passaggi che la direzione Asl sta già adottando per riportare su un percorso corretto lo svolgimento delle attività socio sanitarie e tutelare al tempo stesso quanti hanno svolto per anni un lavoro prezioso, acquisendo competenze che non possono essere disperse”.
Moderata soddisfazione arriva anche dai sindacati: “Rringraziamo – dice Giuseppe Rucci della Fp Cgil – tutti coloro che hanno partecipato al presidio, tutti coloro che seppur non presenti ci hanno comunque sostenuto, tutti coloro che ci hanno espresso solidarieta, a partire dai sindaci presenti. Abbiamo iniziato un percorso che va attentamente monitorato e seguito. Abbiamo finalmente messo al centro della discussione il tema del fabbisogno e della precarietà. Valuteremo a partire dalle informazioni e dettagli sul percorso che ci verranno forniti il 18 agosto la fattibilità. Pronti ad altra mobilitazione se non ci saranno concretezza e tempi certi per la soluzione del problema. Per ora registriamo comunque una attenzione su tematiche importanti e fondamentali per il futuro lavorativo di oss e aus che da anni garantiscono la continuità assistenziale nei presidi ospedalieri della Asl 02 seppur con le cooperative”.