Fuochi artificiali sì, fuochi artificiali no. Fa discutere la scelta della Giunta Comunale di Vasto che nei giorni scorsi ha “impegnato la spesa di 10mila euro per l’organizzazione dei fuochi pirotecnici in occasione del ferragosto vastese”.
Tra le voci contrarie allo spettacolo pirotecnico in programma il 16 agosto, quelle dei membri del Foce (Forum Civico Ecologista) che, sottolineando i danni provocati dai numerosi incendi nelle ultime settimane, esprimono “netta contrarietà a tale iniziativa, soprattutto in questa stagione in cui grandi incendi hanno letteralmente devastato importanti bacini di biodiversità abruzzese e molisana, come gli ultimi roghi che solo qualche giorno fa hanno interessato la Riserva Regionale dell’Acquabella di Ortona, la Riserva della Pineta Dannunziana di Pescara, la pineta Vallevò di Rocca San Giovanni, e la pineta di Campomarino, ma anche i territori di Torino di Sangro, Fossacesia, Casalbordino, Monteodorisio, Cupello, Tufillo, Dogliola, San Buono e Vasto, con le fiamme che hanno interessato l’Incoronata e la costiera nella zona tra Vignola e Casarza”.
Fenomeni, affermano, che hanno causato la distruzione di “vaste aree della macchia mediterranea della Costa dei Trabocchi, dei boschi dell’entroterra”, provocato la morte di “migliaia di animali rimasti vittime delle fiamme”, e costretto “decine di persone ad evacuare dalle proprie case. Il forte impatto degli incendi sui territori – aggiungono – ha portato la Regione Abruzzo a richiedere al Governo lo stato di calamità naturale, quella stessa Regione che però taglia le risorse destinate ai Vigili del Fuoco per far fronte agli incendi e i fondi per le Riserve Naturali, fondamentali presidi naturalistici e di virtuosa gestione territoriale.
I fuochi d’artificio del 16 agosto – sottolineano – sono sicuri in quanto gestiti da professionisti e da personale assolutamente qualificato, ma con le immagini degli incendi dei giorni scorsi negli occhi, crediamo che le istituzioni pubbliche debbano dare un segnale importante ed evitare di esplodere fuochi, quantomeno per solidarietà e vicinanza alle popolazioni coinvolte. Inoltre, dinanzi agli evidenti cambiamenti climatici i quali, secondo gli studiosi, sono la concausa di molti incendi, non possiamo sorvolare sul forte impatto ambientale provocato dai fuochi d’artificio che, scoppiando, liberano ingenti quantità di inquinanti come PM2,5 e PM10, oltre che materiali tossici come acidi e metalli pesanti; senza dimenticare i danni irreparabili provocati alla fauna a causa del fortissimo impatto acustico. In questo momento più che mai, l’unica cosa di cui questo territorio non ha proprio bisogno, è ulteriore fumo nell’aria.
L’Amministrazione comunale – affermano – in segno di solidarietà e attaccamento alla questione ambientale, faccia un passo indietro e destini quei 10.000 euro per attività che davvero apportino beneficio al territorio, o si usino quei soldi per festeggiamenti alternativi ai fuochi, come giochi di luce con droni, molto spettacolari e ormai largamente usati da tante città in quanto ad impatto praticamente zero. I cittadini sarebbero i primi a capire e a condividere tale scelta”.