I sostenitori più fidati sanno che, in cuor suo, Edmondo Laudazi si sentiva il più adatto a fare il sindaco di Vasto. Da diverse settimane, dalle parole dell’ingegnere traspariva un po’ di amarezza.
Il boccone amaro era vedere il suo movimento politico messo da parte, senza neanche la possibilità di partecipare al tavolo regionale del centrodestra chiuso nel recinto dei partiti, con le liste civiche ammesse solo ad accodarsi alle decisioni dei leader abruzzesi di FdI, Lega, Forza Italia e Udc. Ma Laudazi dice che a prevalere è la tranquillità: “Sono sereno e consapevole. Avrei dovuto schierare le 31 persone disposte a candidarsi con Il Nuovo Faro in una battaglia tra persone che sono divise su tutto e convinte che il sindaco non avrei dovuto farlo io. Avevano diverse intenzioni, del resto io non sono di destra, ma democristiano. E attualmente l’unico che ha una lista sono io. Ora credo di aver fatto una scelta ragionata. Ma non ammainiamo bandiera”.
Gli incontri con il gruppo de Il Nuovo Faro, la lista civica che ha fondato cinque anni fa, hanno escluso la corsa solitaria, come quella che nel 2016 gli aveva portato circa il 10 per cento dei consensi. L’ingegnere preferisce lasciare la prima linea dando ai suoi la libertà di candidarsi dove ritegano opportuno. A loro assicura sostegno dalle retrovie, ma il suo nome non sarà nelle liste di queste elezioni comunali. Non è un rompete le righe, perché la lista civica si trasformerà diventando “Il Nuovo Faro-Centro studi e ricerche del Vastese”. Ma gli attivisti faranno ognuno le proprie scelte politiche, come Lino Marino, che sosterrà Menna. Altri si orienteranno altrove.
A riassumere il pensiero di Laudazi è il comunicato ufficiale di Mario Olivieri, presidente de Il Nuovo Faro: “Non siamo riusciti a trovare soluzioni che possano garantire il risultato certo del cambiamento, nella prossima competizione elettorale di Vasto. Il fronte della opposizione risulta ancora frazionato, per la quarta volta negli ultimi 15 anni, nel maldestro tentativo di mantenere gli attuali equilibri politico-economico-sociali, che hanno depresso ed affondato la nostra città”, scrive l’ex consigliere regionale. Le ultime richieste rivolte al centrodestra “alla luce dei fatti accaduti erano: la Lega informi con chiarezza i vastesi e cacci dai suoi ranghi chiunque abbia operato per rompere la faticosa unità, costruita da noi con il centrodestra in Consiglio comunale , e candidi i suoi consiglieri regionali del territorio nella sua lista elettorale; Fratelli d’Italia candidi il proprio segretario regionale, patrigno della situazione che si è venuta a creare, dimostrando realmente di voler vincere le elezioni. Abbiamo ricevuto risposte solo parziali ed insoddisfacenti”.
Liberi tutti – “Questo palcoscenico nebuloso e modesto non lo vogliamo praticare e di conseguenza il nostro direttivo ha determinato la propria trasformazione nella associazione Il Nuovo Faro- Centro studi e ricerche del Vastese, per mantenere immutate capacità tecniche ed operative di proposta ed affetti tra la nostra gente , lasciando contestualmente liberi i propri associati, che lo intendessero fare, di partecipare in maniera autonoma alle elezioni amministrative battendosi, con il nostro aiuto, per la realizzazione dei nostri programmi già pubblicati”.