Tremilatrecento multe per un totale di 127mila euro. I numeri del semaforo della discordia sono emersi durante il Consiglio comunale del 31 luglio. Respinta la richiesta di Fratelli d’Italia di prolungare la durata del giallo all’ingresso meridionale di Vasto Marina. Dopo le proteste degli automobilisti, i consiglieri comunali Vincenzo Suriani e Francesco Prospero tornano ad accusare l’amministrazione comunale di voler fare cassa sulle spalle degli automobilisti approfittando del breve lasso di tempo che separa il verde dal rosso.
“Trappola semaforica”: così i due rappresentanti del partito di Giorgia Meloni definiscono l’impianto semaforico all’incrocio tra la statale 16 e viale Dalmazia. Attaccano il sindaco e l’assessore alla Polizia locale: “Menna e Marcello pare abbiano ormai trovato il modo per ripianare i conti in rosso del Comune e per questo non hanno nessuna intenzione di apportare dei correttivi, che possano diminuire il numero dei verbali elevati ai danni degli utenti della SS16. A noi questo comportamento legale, ma immorale, della Giunta Menna non piace e continueremo, dentro e fuori l’aula consiliare, a chiedere correttivi per un semaforo che rischia, tra le altre cose, anche di provocare tamponamenti” causati “da brusche frenate indotte dalla paura di incorrere in azioni”.
Suriani e Prospero chiedono anche “l’installazione di un contasecondi” che, insieme all’aumento della durata del giallo, potrebbe evitare “che il sistema di rilevamento delle infrazioni si riveli solo uno strumento per fare cassa”, giustificato attraverso “scuse ridicole e infondante interpretando, in mala fede, decreti e circolari”, perché “3300 verbali in meno di tre mesi sono un’assurdità e solo chi è interessato a mettere le mani nelle tasche dei cittadini può sostenere il contrario”.
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