Scendono sul piede di guerra gli avvocati iscritti alla Camera penale di Vasto. Lo fanno per difendere il palazzo di giustizia di via Bachelet, sempre più a rischio chiusura dopo che la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha dichiarato inammissibile l’emendamento salva tribunali al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Dopo il via libera all’unanimità dalle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato, la proposta di proproga fino al 2024 per le sedi giudiziarie di Vasto, Lanciano. Avezzano e Sulmona si è così arenata nell’Aula di Palazzo Madama. Per uscire dalle secche, va approvata una legge.
La Camera penale di Vasto “ha avvertito un sinistro brivido autoritario ed il superamento della nostra democrazia parlamentare, ormai affidata a dei burocrati che si ascrivono anche il diritto e la capacità di ridisegnare la geografia dei tribunali oltre alle regole del processo, senza minimamente curarsi di quanto viene loro segnalato dal territorio e dai loro rappresentanti”, scrivono gli avvocati penalisti in una nota.
“Oggi per Vasto e per tutto il territorio è una giornata segnata da un lutto civile decretato dalla morte di un luogo, quale il tribunale è, di amministrazione della giustizia che faceva sentire lo Stato prossimo e vicino al cittadino. Oggi lo Stato non ci sarà più. Oggi Vasto, l’Abruzzo e l’Italia hanno perso la Camera penale di Vasto”.
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